LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

domenica, novembre 27, 2005

Lavoro sempre Lavoro

Ho appena terminato di leggere un libro che molti considerano frivolo: "La Regina della Casa" di Sophie Kinsella.
Lo so, potrebbe fare ridere, ma nella sua demenzialità Sophie racconta una grande verità: la storia di questa ragazza, Samantha Sweeting che, convinta di fare il bene per sè e per la sua carriera da avvocato, con orari folli, straordinari continui, in un mondo dove più si lavora più si è importanti, bravi, dove si è schiavi del cellulare, della e-mail, in realtà arriva poi a trascurare sè stessa.
Non un week end libero, non una relazione di affetto sincero, con del tempo strettamente passato solo con il "lui" o la "lei", senza che il cellulare suoni per lavoro.
Nemmeno il tempo per poter fare una seduta in un centro benessere, consigliatole dall'unica amica che si preoccupa di lei; abbandonata, nel giorno del suo compleanno, anche dalla madre, pure avvocato, troppo preoccupata dalla sua carriera per potersi concedere una cena per festeggiare la figlia, così come il fratello "manager".

Non è solo un libro, è la realtà per molte persone: io che mi lamento delle mie 8 ore, + 1 di mensa e 2 ad andare e tornare (11 ore della mia giornata dedicate al lavoro!!) sono solo un piccolo caso in mezzo a tanti anche peggiori: l'altro giorno ero sul treno e una ragazza raccontava di essersi sposata da un mese e che la sera sia lei che il marito tornano talmente tardi da potersi concedere giusto un panino; su un noto settimanale una ragazza si lamentava del fatto che il fidanzato torna a casa talmente tardi da compromettere il loro rapporto, in piedi quasi solo per l'abitudine.

A volte me lo chiedo: è giusto pensare alla carriera, soprattutto chi ha studiato tanto... ma sarà davvero lì la felicità? Non credo, non del tutto.
La vita è breve, e scorre veloce, soprattutto quando ogni giorno è uguale ad ogni altro, tra 4 mura d'ufficio... è normale chiederselo: cos'è tutto questo correre?
A volte mi chiedo dove in realtà stiamo andando.

Se la neve potesse...

E' scesa la neve... dalla finestra vedo i tetti innevati, le macchine bianche, ed un senso di purezza.....che sta già scivolando via, insieme alle gocce di pioggia.
Se potesse la neve, col suo candore, portare via ciò che di sporco c'è nel mondo... invece a guardare il telegiornale non è altro che un elenco interminabile di sofferenze, e sono solo una minima parte di quelle che succedono nel mondo.
Una ragazza perseguitata e uccisa da un folle, un'altra violentata sotto gli occhi dei passanti, troppo terrorizzati per dire o fare qualcosa, l'ennesima "mamma assassina".
Sarebbe bello poter chiudere gli occhi davanti alla neve, fuori dalla finestra, e una volta riaperti vedere che non è più così, che qualcosa è cambiato.
Sarebbe bello se fosse come nei film che iniziano a far rivedere per l'ennesima volta sotto Natale... Ricordo "Sos Fantasmi", dove il tirchio antipatico sfruttatore diventa buono e si pente dei suoi peccati, tema comune a tanti altri, che inizieranno a trasmettere da qui a breve, e che mi ricordano la mia infanzia che se n'è andata.
Se fossimo in un film forse alla fine vincerebbero i deboli, gli oppressi; vincerebbe la pace alla guerra, il bene al male.
Purtroppo non è così, e ci resta solo la possibilità di sperare, e di ringraziare Dio o chi di grande ognuno di noi crede ci sia, per ogni giorno che viviamo serenamente, al contrario di chi, invece, non può pensarla come noi.

martedì, novembre 22, 2005

My name is Lunatika

Quando studiavo all'Università ho frequentato (obbligata)un sacco di corsi di linguistica.
Il nocciolo della questione era che l'italiano è sempre più "sommerso" a favore dell'inglese ai giorni nostri, dal non chiamare più la Tata così ma Baby Sitter, a non passare più dei bei fine settimana ma dei bei week end...
I puristi della lingua italiana detestano questo cambiamento, dettato dal sovrastarci della cultura americana, dal cinema, dagli idoli d'oltre oceano, cambiamento che ormai ha però preso piede, e che non è facile combattere (e tra l'altro quasi nessuno vuole farlo).
Mai come lavorando a contatto con le Pubbliche Relazioni (o, appunto, P.R. Public Relation) mi rendo conto di come questa realtà studiata sulla carta sia in effetti reale: l'altro giorno ad un collega è arrivata una mail simile a questa:
"Attendo un suo green light" (e poi) "on be on half Peppino".
Non vi sarà difficile immaginare lo sconcerto nel suo volto e in quello dei 'vicini di stanza', dato dal cercare di capire cosa diavolo questo 'account' volesse dire.
In succo, il green light (così hanno dedotto) è il semaforo verde, perciò lui per associazione attendeva un via libera... ed era stato mandato 'per mezzo (half) di Peppino"....
Sinceramente penso sia uno dei casi estremi... anche se gli uffici ne sfornano in continuo...considerando che la mail era arrivata all'Help Desk, che poteva risolvere tutto con una Task Force.... e che, di recente, avendo già un Responsabile Vendite, gli si è accostata una Sales Manager...
Resterà qualcosa dell'italiano ai posteri?Tra qualche anno faremo un ceck...

giovedì, novembre 17, 2005

Dimmi cos'hai nel tuo pc e ti dirò chi sei...

L'altro giorno un tecnico, mentre aggiustava il computer del mio mitico capo (e dico mitico non perchè legga- non legge anche se l'ho invitato più volte...ma perchè è quanto di meno si possa aspettare da un capo--->guardate il link agli "altri percorsi" per averne un'idea) fa "Dammi il tuo pc e ti dirò chi sei"...
In effetti non è una frase sciocca, per nulla. Il computer di una persona nasconde quanto di più nascosto c'è di ognuno di noi... cose personali, dati salvati a cui diamo importanza e un altro non lo farebbe, foto... lo sfondo innanzitutto: si può capire molto dallo sfondo scelto...una foto del mare?Sei una persona stressata, vorresti un pò di sano relax, ti scoccia lo smog e la nebbia di Milano e vorresti vedere finalmente un tramonto con i suoi veri bei colori.
Un attore? sei attratta da questo idolo, o forse non hai un fidanzato per mettere la sua foto, o lo hai brutto e non te lasenti di metterla...
Un momento della tua vita? Lo vuoi ricordare ogni istante, guardandolo tra una cartella e un file.
E i preferiti?Dicono tutto. Virgilio, Google e basta? Sistematico, poco creativo.Un elenco che non finisce più, senza sotto cartelle che ci metti di meno a scrivere l'url corretta che a cercarla tra i numerosi preferiti? (come succede a me..)...indecisa, non sai quali sono davvero i tuoi preferiti, disordinata, piena di idee (troppe) confuse (molto).
Le icone sul desktop...poche?cerchi di fare pulizia, forse solo per fare vedere la foto scelta da sfondo.Troppe ordinate intorno stile cornicetta?Precisa.Troppe, confuse, inutili?Non hai tempo per riorganizzarti, ok.
Lo screen saver... semplice di quelli in uso col pc?Non sai come istallarne uno nuovo. Le stelle?Hai tanti sogni... ;nessuno?ok, sei come me...impedita: non ho ancora capito come si mette, e ho zero tempo per imparare e sceglierne uno....ok, confessato davanti a tutti.

mercoledì, novembre 16, 2005

La vita è...

E'incredibile la vita, da un momento all'altro puoi scoprire di avere qualcosa di brutto senza saperlo.
Volevo fare un post di due righe dedicato a Doc.House e altri commentatori che sono ancora in lutto per Eddie Guerrero, ma poi ho saputo un'altra cosa da un'altra persona e ho pensato di unire i due discorsi in uno solo.
Mi spiace fare un post tanto serio, ma ognittanto ci vuole.
Noi corriamo avanti e indietro per che cosa? Quando vieni a sapere di cose tristi, come una malattia, anche se non ti tocca da vicino ci pensi, e ti rendi conto di come potresti esserci anche tu adesso, o un giorno.
Ci affanniamo per 1000 cose, non parliamo con qualcuno per un torto subito o per l'orgoglio ferito, pensiamo "questo lo farò domani,tra una settimana, tra un anno", ci arrabbiamo perchè il capo ti fa rifare la stessa cosa più volte, cambiando poche righe, o perchè ti fanno attendere dopo una giornata di stanchezza.
Ma tutto questo non ha alcun valore quando sull'altro piatto della bilancia metti il fatto che quella persona a cui non parli da tempo magari non sta bene, e sarebbe felice che lasciassi alle spalle il passato, o che non puoi rimandare ancora a lungo, perchè "di doman non c'è certezza".

Ho saputo di una ragazza che probabilmente ha una malattia che io conosco, purtroppo, da vicino, perchè anche una persona a me cara ha la stessa patologia..... e questo piccolo evento mi fa pensare a tutto ciò che ci sembra così importante e, in fondo , non lo è.

Eddie Guerrero è solo un esempio citato da Doct.House che loro, diciottenni, sentono vicino...in effetti ti fa sorridere pensare "sai quanta gente muore anche per cause più serie", ma nello stesso tempo, in effetti, pensi.. "cavoli, non avrei mai immaginato che sarebbe accaduto".

La vita è una scommessa, che bisogna giocare fino in fondo, perchè non sai mai quando sarà l'ultimo tiro.
E bisogna lasciare il meno possibile al piatto.
Ma senza crearsi problemi, pensieri, preoccupazioni inutili.
Non ne vale la pena, basta saper sorridere.

lunedì, novembre 14, 2005

Anche i blogger piangono...

Ma quanto ho pianto per ogni cavolata, partendo da film e cartoni animati... ebbene si... ne parlavo oggi, mi è tornato in mente...un diario dove annotavo i film per cui ho pianto...sono andata a recuperarlo e vi voglio fare partecipe di questa tragedia umana che sono io :-((
Be', considerate il fatto che questo elenco l'ho scritto nel '97 a 15 anni...dopo sono molto migliorata (sono riuscita a piangere per 100 vetrine... va bè).
Allora... un film per cui ho pianto DA MORIRE è "Papà ho trovato un amico"... il protagonista maschile era il birbante di "Mamma ho perso l'aereo" in versione secchione.... ho pianto da morire nella scena in cui lui, allergico alle api, viene punto da uno sciame gigantesco e muore... la bambina sua amica viene avvisata di quanto è successo dal padre o dalla compagna del padre, e io scoppio in lacrime con lei.....
Ghost... chi non ha pianto almeno un pochino con Ghost...quando alla fine si salutano, consapevoli del fatto che lui sta per salutarla per sempre, che si rivedranno solo chissà dove e chissà quando, e che le si rifarà una vita...si sfiorano la mano con lui fantasma e una goccia scende sul viso di lei...e una fiotta di lacrime sul mio...
Titanic...quale ragazzina non ha pianto con Titanic? Mi ricordo il cinema quasi allagato, tutte con i fazzoletti quando lui sta per morire congelato e cade sotto l'acqua...povero piccolo.
Le Parole che non ti ho detto...una delle storie più romantiche del cinema...proprio quando lui trova un'altra.... dopo anni di sofferenza... finisce tutto tra le onde.
Sognando l'Africa (visto di recente, ma datato) con il figlio di Basinger che le muore davanti agli occhi punto da un serpente velenoso, con la bava della morte alla bocca dice "Mamma...muoio" e io muoio di lacrime!!!
E poi i cartoni animati... ebbene si, sono l'unica forse (o quasi) ma è capitato anche questo...
Il povero Andrè di Lady Oscar che, morente, confessa a Oscar di amarla...e anche lei finalmente capisce di amarlo pure, ma è troppo tardi, piangono e lui è insanguinato...dio quanto ho pianto... (anche se Lady Oscar è molto istruttivo, ho fatto la tesina di terza media sulla Rivoluzione Francese guardando l'ultima puntata dove c'è il riassunto di tutto ciò che accadrà! E sono uscita con Ottimo!).
E poi io sono l'unica ad avere pianto con Holly e Benjii... quando Julian Ross, malato di cuore, vuole comunque avverare il suo sogno di giocare 'sta benedetta partita..corre corre corre, ad un certo punto parte il rallentatore e si sente "PUM PUM PUM PUM" il cuore, lui pensa, sembra non stia bene.. "PUM PUM PUM PUM" e poi ad un certo punto non fanno sentire più il cuore, lui dice che non sta bene e finisce la puntata... è venerdì così mi tocca aspettare fino a lunedì col pensiero che hanno fatto morire il mio idolo, e invece, alla fine, per fortuna, il cuore il lunedì riprende a battere!!E mi hanno fatto stare in ansia per nulla con le lacrime agli occhi... ma vi sembra il modo di trattare un adolescente disturbata??:-))

sabato, novembre 12, 2005

Sfogo dopo Latino Americano...

...Non è giusto. Un piccolissimo sfogo per dire che il merengue e tutti i balli latino americani sono ESTREMAMENTE MASCHILISTI!!!!
L'istruttore è un continuo dire "è l'uomo che decide!L'uomo avanza, la donna deve per forza indietreggiare; l'uomo decide quando partire, l'uomo decide cosa fare e quando..." E che palle!!!!

giovedì, novembre 10, 2005

Rifletto

Una mia amica è appena stata operata al menisco, nulla di chè, ma raccontandomi dell'operazione, dell'anestesia, del fatto che ad un certo punto ha visto l'infermiera con una gamba vicino e ci ha messo un pò a capire che era la sua dato che non sentiva, e che quando ha detto "ma quando mi operate?" avevano già finito...mi ha fatto riflettere.
Già ci ho pensato tante volte in realtà: ma vi rendete conto che mentre io scrivo qualcuno sta salvando una vita?Qualcuno sta magari facendo un trapianto di cuore, o di reni, o chissà che.
A volte ci penso, e dico... cavoli, ma io che lavoro faccio? Non sono d'aiuto per nessuno DAVVERO, e chi fa il medico ha davvero un dono...( tranne quando lasciano le garze dentro...)
Va bè, basta... tutto qua.
Ma mi è venuto in mente.

mercoledì, novembre 09, 2005

Ci fosse Posta Per Me..

Ognittanto penso ad una mia amica... e mi chiedo, scioccamente, "chissà sarebbe bello se quando avrò 60 anni mi chiamasse a C'è Posta per Te, o qualcosa di simile"...
Si perchè ci siamo perse di vista.
Vi spiego:ci conosciamo da che avevamo 8 anni circa, ricordo ancora che da bambina nel mio palazzo non c'erano altre bimbe, e perciò ero in crisi perchè, come dice mia madre alla siciliana, "smaniavo" dalla voglia di avere compagnia.
Quando è arrivata lei per me è stata una festa, ero stra-felice... abbiamo passato l'infanzia assieme, l'adolescenza... mi ricordo quando non c'erano i suoi che qualche volta cucinavamo...fino a quando un giorno facemmo danni e sua madre mi vietò di andare a casa sua in sua assenza (che stronza)...mi ricordo quando cantavamo sul balcone di casa sua...e la portinaia che un giorno ha citofonato, da lei, chiedendo si me...mi passano la cornetta del citofono e LEI sgrida ME, solo perchè avevo un anno in più, ero più grande... o forse perchè cantavo più forte, può darsi...; ricordo i film -amatoriali ma di 3 ore l'uno - girati con amici, e lei c'era sempre; ricordo la prima vacanza, io con i miei lei con i suoi, ma la sera si usciva insieme, si faceva conoscenza insieme, si commentavano i ragazzi che passavano insieme.

E poi l'adolescenza è passata, si è arrivati alla maggiore età, i primi ragazzi, la storia seria, i disguidi, l'università -per me-, il lavoro -per lei- , lo scontro.
Una parola di troppo su terzi detta da lei a me e da me a un altro, e dall'altro ad un amico e poi di nuovo all'amica, che aveva inizialmente informato lei: il gioco si scopre, e lei si arrabbia con me; una sciocchezza, ma mi dice "hai rovinato l'amicizia più importante della mia vita". Riferendosi alla sua con Lei, non con Me... ah.Pensavo di essere qualcosa di più. Mi spiace.
Si fa pace, ma ci si allontana sempre più. Saranno i ragazzi diversi, la vita diversa.
Sarà il mio difetto di voler avere tante amicizie, forse l'ho trascurata, non volevo. Ma poi cercavo di rimediare, ma lei si allontanava sempre più.

Poi il riavvicinamento, pensiamo di organizzare Capodanno insieme, dice "cerco io" e poi, all'ultimo, ha già organizzato, senza me, senza avvisarmi, e se non mi facevo viva io a chiedere novità non veniva neanche a dirmelo.
Ci resto male, mi stacco un pò per ripicca.
Ci incontriamo per strada, sull'ascensore, per mesi. Solo qualche Ciao.
Fino a che, un giorno, fa le valigie e va via.
Tra scatoloni e pacchetti vari scopriamo che si trasferiscono, lei e i suoi.
E non mi viene neanche a salutare.
Io so dov'è. Mia madre ha "origliato" il paese, lo dicevano ad altri.
Ho il suo numero nuovo, l'ho cercato. Ma non so se chiamarla.
Lei se n'è andata senza dire nulla, in silenzio, neanche ci fosse stato chissà cosa tra noi.
Il mio numero ce l'ha. E non ho cambiato casa. Ma non si fa viva da più di un anno e mezzo.

A volte mi chiedo che farà, se è cambiato qualcosa nella sua vita.
Se ha ancora le lentiggini e i capelli rossicci.
Se ha ancora quel ragazzo piccolo ma carino, lei che diceva "Lo voglio alto!"- l'amore è cieco.
Se avrà cambiato macchina, se avrà deciso di sposarsi. Se si è sposata.
Giocavamo anche a moglie e marito da piccole.
Le lasciavo pure fare la moglie... questo è il ringraziamento?

E' triste come crescendo, qualcuno, seppure importante, si lasci per strada... così, senza quasi volerlo, come un fazzoletto che cade da una tasca silenzioso, e non ti accorgi. Ma ognittanto, tra un impegno e l'altro, quando affiora alla mente, ricordi di averlo perduto.

Io di solito cerco di riappacificarmi con tutti.Sono capace di chiamare una che non sento da una vita.
Ma con lei non so, non vorrei disturbare.
Non lo so, forse un giorno...un giorno. A dire così quel giorno non arriverà mai.
Ma potrebbe farlo lei. Non sarebbe di certo un disturbo per me, anzi.
Ma sono certa che non lo farà.

martedì, novembre 08, 2005

...ma i ragazzetti di oggi non portano libri a scuola??

Questa me la dovete spiegare: ma i ragazzi- o meglio, le ragazzine- di oggi, non portano libri a scuola??
Dico, non è passato poi tantissimo, suvvia, da che facevo la terza superiore, to'...eppure mi ricordo, cavoli, che a me lo zaino pesava!!!
Mi ricordo ancora l'unica santa volta che io e la mia compagna di banco non avevamo portato il "mattone" di storia dell'arte, e lo avevamo chiesto ad una STRONZA davanti, e quella si è girata esaurita come se gli stessimo chiedendo un rene...
Invece oggi, le quindici-sedicenni, vanno a scuola con gli EASTPACKhttp...che voglio, dire, sono carini, saranno di moda...ma cosa diavolo ci sta dentro???
Ho avuto questo "tuffo di nostalgia"stamattina, perchè alla mia fermata del treno salgono due ragazzine strachiaccherone, e nell'attesa origlio (come Markos origliava sul treno) i loro discorsi adolescienziali facendomi una cultura su:
1)che compiti avevano per oggi di matematica (si parlava di domini e non ne sapevano nulla, erano in crisi)
2)quanta gente ha telefonato il giorno prima per chiedere i compiti (e si lamentano sempre che gli fanno perdere tempo, ma in realtà è bellissimo perdere tempo al telefono a 15 anni, suvvia...a me iniziava a squillare mezzora dopo che arrivavo a casa, ed era sempre una compagna che avevo visto fino a mezzora prima precisa sul tram..la stessa a cui è nata la bambina adesso tra l'altro, quella di qualche post fa).
E' bellissimo origliare e osservare queste due...attaccano come una pentola di fagioli, e poi sono troppo l'esempio di come a quell'età l'amicizia ti condiziona in tutto e per tutto: indossano entrambe giacca di jeans con sopra piumoncino senza maniche, e tutte e due, appunto hanno l'Eastpack.
Ora, con tutta la mia buona volontà, aiutatemi a capire come fanno..di sicuro non porteranno tutti i libri è impossibile.
Se rispolvero la memoria, solo il libro di storia dell'arte e quello, che so, di letteratura, occuperebbero la totalità dello zainetto... e considerando che le ore sono almeno 5, che con le doppie magari di una materia fanno almeno minimo tre libri.
Aggiungi il diario (e il volume della smemo non si può mai calcolare a rigor di logica se si usa ancora attaccarcisi di tutto come ai miei tempi) e già per me non ci sta più nulla.
Considera poi altre cosette femminili....che so:
1)assorbenti :-))
2)qualche trucco, almeno un lucidalabbra!
E poi walkman..anche se non è obbligatorio, e una merendina, o il portafoglio per comprare la merendina non messa nello zaino dalla mamma, o forse si va a sbafo ok, comunque è un dato di fatto...questi zaini sono troppo piccoli, è impossibile!
Io non ce l'avrei mai fatta........ o sono finiti i tempi alla Whoopy Goldberg in Ghost (quando nella scena della banca per cercare la carta d'identità apre la borsa e c'è dentro di tutto..non so se ricordate) o gli zaini di oggi sono sempre più simili alla borsa di Mary Poppins!

E osservare queste ragazze mi fa pensare a tante cose...e che bello origliare e sentire che il loro problema principale è avere dimenticato la sacca di Educazione Fisica a casa... o scoprire che c'era una pagina in più da studiare...

No, non voglio fare la vecchia, anche perchè so che legge anche qualcuno che quest'età ce l'ha adesso, e sembrerei la solita che dice che alle superiori non ci sono problemi...non è vero, ce ne sono anche per voi, diversi, di diversa natura, ma ce ne sono.

Però che strano pensarci su adesso a QUEI problemi e rendersi conto che l'allora gravità ora non è più nulla....
non sapevo fare certe cose di matematica....e allora?
alle medie c'era chi mi criticava parecchio, mi consideravano un pò sfigata perchè ero fuori dal "giro" dei "grandoni"..... e allora?
"Lui" non mi ha voluto dopo avermi illuso..... e allora?
Oddio, devo mangiare meno sennò ingrasso e non mi guarda nessuno..........e allora?
Mannaggia ho i brufoli.......... cavoli ma quelli mi spuntano ancora adesso alla mia veneranda età!!!Uffa........... va bè,da oggi li guarderò sorridendo allo specchio, ultimo segno del mio essere, in fondo, ancora ragazzina.

lunedì, novembre 07, 2005

Leggo che ti rileggo - il Ritorno

Da quando io e la Nor non siamo più sole in treno le dediche su Leggo non sono più belle come quelle di un tempo (vedi post precedenti)...Markos, mi spiace, ti sei perso (ma avrai origliato)i tempi d'oro...
Oggi però una mi ha fatto sorgere un quesito, e dato che in questo blog c'è questo scambio di generazioni a confronto chiedo un vostro parere al riguardo:
Una delle dediche finiva con:
Tvxsbdkxm

Qualcuno mi sa decifrare alla "Codice Da Vinci" cosa diavolo significa??
Sono aperte le scommesse....a voi la parola.

sabato, novembre 05, 2005

Un esempio da ammirare

Il mio vicino di casa ha una badante ucraina.
Direi che il mestiere di badante ormai è uno dei più "gettonati" tra le persone che faticano a trovare un'altra occupazione, e soprattutto straniere come lei.
Lei può essere un numero tra tante, ma per me resta un esempio non indifferente.
Ha lasciato la sua famiglia, in Ucraina, già da 3 anni, e sa che dovrà restarne almeno altri 2, lontano da tutte le persone a lei care, facendo un sacrificio del genere per il bene di tutti.
Quello che guadagna qui, là nemmeno lo sognano... anche se a noi non sembra tanto.
Ha lasciato un figlio sposato da poco, una figlia quindicenne, e altri due, un maschio e una femmina, intorno alla ventina.
La figlia, nel frattempo, si è sposata e ha avuto una bambina.
Quando tornerà forse avrà anche un altro nipotino, un'altra nuora, e chissà, magari una figlia lasciata nell'adolescenza divenuta grande, studentessa (proprio a questo, oltre che ad altro, serve il suo sacrificio) e, chissà, forse anche lei si sarà sposata.
Il tutto in sua assenza.
Lei tirerà dritto, questi anni, con la tristezza nel cuore, col pensiero a loro ogni giorno e le foto in mano ogni sera, con le telefonate settimanali e i pacchi mensili di regali e oggetti utili per loro, i suoi figli.

Quando si parla di extracomunitari si pensa subito male... tipico atteggiamento razzista, generalizzatore.
Anche lei è una di loro. Ma è da ammirare: per il bene di tutti, per dare un futuro migliore alla sua famiglia, sta facendo un grosso sacrificio, perdendo giorni, mesi, anni della vita dei loro figli, che nessuno le ridarà.
Giorni, mesi e anni in cui, grazie al suo sacrificio, i suoi figli stanno però vivendo meglio.
Non so,di noi, quanti lo farebbero.

martedì, novembre 01, 2005

L'unica poesia che ho scritto...

Visto che nei blog di Markoz e Mamma (vedete link a destra) c'è un continuo e serrato scambio di opinioni sul far poesia, pubblico l'unica da me scritta anni fa, con cui vinsi il secondo posto in un concorso d'Istituto alle superiori...puro caso!!!

L’ORIZZONTE

Luccichii incontrollati,
nell’universo degli umori
Piccoli spiragli di vita
Nell’infrangersi delle onde sugli scogli
Immagini variopinte
Di altalene luminose
Riempire la mia vita.

Istante dopo istante
Ogni scintilla vissuta, spegnendosi, nasconderà un suono
Fino a quanto il flicchettio della vita
Suono sconosciuto all’orecchio umano
Andrà disgregandosi in un vortice di colori
Per poi ricomporsi al di là dell’orizzonte.

Ognissanti

Il giorno di Ognissanti c'è la tipica routine ai cimiteri, dove anche chi non va mai si reca a salutare i propri cari...ed è in questa giornata più che in altre che si pensa a quanto si è fortunati ad essere qui, ad esserci ancora, a stare bene.
E si pensa a chi non si vede più, o non si ha mai visto.
Io non ho mai conosciuto mio nonno materno.
E' morto poco prima che nascessi, e se posso avere un rimpianto, sicuramente più di qualcunque altro ho quello di non averlo mai conosciuto.
Dai racconti sembra fosse una persona davvero speciale, che mi avrebbe dato molto; perfortuna ho ancora due nonni, e una delle due nonne, la moglie di quello di cui sto parlando, pur non essendoci più, l'ho conosciuta e ci ho vissuto insieme.
Di lui non posso dire nulla, invece. Posso solo basarmi sui racconti degli altri, e quei racconti mi fanno pensare ancora di più a quanto sarebbe stato bello conoscerlo, a quanto sarebbe stato piacevole e interessante sentire i suoi racconti dal vivo, non solo nella cassetta che mamma conserva e che ognittanto ascoltiamo.
Vederlo non solo nelle foto che a volte, quando gli impegni asfissianti della vita lo consentono, sfogliamo.
Quello che posso pensare è solo che, se davvero esiste qualcosa al di là di tutto, un giorno ci incontreremo.
E spero che mi proteggerai come hai fatto fino ad ora, da lassù.

Frase da bacio Perugina...

"La notte è silenziosa e nel suo silenzio si nascondono i sogni."
[K.Gibran]

...è vero, ma si nascondono non solo nel silenzio della notte, anche nel rumore delle chiacchere della gente, nel sorriso di chi ha appena capito cosa vuole, nelle righe di un libro che rispecchia quello che veramente, nel profondo, vuoi...e riesce al leggerti dentro, meglio di chi davvero ti conosce.