LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

martedì, marzo 28, 2006

Grande Gino!


Ho letto che è stato dedicato al Grande Gino Bramieri il tratto di strada che unisce via Montesanto a via Marco Polo, a Milano.
Sono davvero contenta di questo riconoscimento ad un attore che ritengo davvero sia stato uno dei più grandi, che è riuscito a toccare il cuore di grandi e piccini.
Rircordo che dieci anni fa, quando sentii al telegiornale che era morto, mi commossi da ragazzina qual'ero: se ne era andato Nonno Felice.

domenica, marzo 26, 2006

No!!! ore 22:20


Raffaele ha perso!!!

Ore 9:13 della mattina seguente...ho fatto in tempo ad andare a letto,risvegliarmi dopo che mi sembrava aver dormito un sacco (non stavo molto bene) e c'era ancora Andrea a fare la sfida!Incredibile!!Ma chi l'avrà visto??

Che fine ha fatto il bookcrossing?

Nel marzo del 2001, dall'idea di Ron Hornbaker, nasce questa strana mania di rilasciare i libri per il mondo, sperando che altri fanatici del bookcrossing li ritrovassero e ne facessero notizia sul sito ufficiale.
Ricordo che ero all'università, scrivevo per un giornale on line che trattava argomenti sfiziosi sulle mode del momento, le novità, gli interessi dei giovani, e in quell'occasione scoprimmo ciò che stava avvenendo tra i giovani di vari paesi europei.
Wikipedia è molto precisa nella definizione di quanto accadeva:L'iniziativa ruota intorno all'esistenza di un sito web attraverso il quale è possibile dotare i volumi di un codice identificativo unico (BCID - Bookcrossing ID) che permetterà di seguire i loro spostamenti a livello mondiale, sempre che venga utilizzato il sito web ad ogni passaggio.
E così nasceva un'avventura per il proprietario del libro, per il libro, e per chi doveva sperare di trovarne uno da qualche parte.
Anche io ho partecipato, anche se la base dell'idea non la condividevo perchè per me un libro è qualcosa di importante, ogni libro mi ricorda qualcosa e trovavo davvero difficile decidere di quale dei miei libri privarmi, quale libro rilasciare al mondo.
Alla fine,egoisticamente, ho scelto un libro che avevo acquistato in quelle occasioni scolastiche in cui mettono su degli stand di vendita libri e tu, tanto per farti vedere che aiuti queste iniziative ne compri uno: non lo avevo mai letto, era orribile, avevano fatto anche il film (la copertina riportava la locandina) non avevo letto il libro nè visto il film, e ho talmente rimosso il titolo che ci ho pensato e ripensato ma non mi viene in mente...(anzi se a qualcuno dice qualcosa la storia se non erro di una famiglia che era ricca e va a vivere in campagna tra gag varie...bo!!Non me lo ricordo l'ho rimosso!).
Comunque...dovendo scegliere dove lasciarlo volevo fare le cose fatte bene: qui a Milano mi sembrava banale,volevo che lo trovasse uno straniero, un turista o comunque qualcuno che non abitasse vicino a me, volevo che sul sito, quando lo avrebbero ritrovato, ci fosse scritto che aveva fatto il giro d'Italia.
E poi volevo un posto originale: sul treno ne avevano già ritrovati alcuni, quindi mi venne l'illuminazione: dovevo fare un w/e a Firenze! Quale posto migliore?
Da lì il problema era Firenze dove...davanti agli Uffizi era pieno di telecamere mi pareva brutto lasciare involontariamente un libro lì, magari pensavano fosse una bomba...il ponte sull'Arno c'era troppa folla... alla fine, quasi al termine del w/e, l'ho lasciato dentro una cabina telefonica....ho fatto finta di dover telefonare e l'ho liberato lì dentro, non lontano dalla stazione, dove al massimo l'avrà tirato su un senza tetto per farci un falò...uffa!
Non so che fine abbia fatto il mio libro, ma avevo lasciato dentro un bel messaggio: era regolamento infatti Il libro deve essere registrato sul sito web: con la registrazione, che si effettua inserendo i dati principali (autore, titolo ecc..), si ottiene infatti il BCID, il codice identificativo unico. Il BCID viene riportato sul libro stesso, unitamente ad altre informazioni finalizzate a far capire al futuro lettore l'iniziativa e le "regole del gioco". Solitamente per fare ciò si utilizzano etichette adesive.- come dice Wikipedia - Chi ha rilasciato il libro può seguirne il "viaggio" attraverso il sito web e leggere gli eventuali i commenti di chi lo ritrova, a condizione che quest'ultimo si colleghi al sito web per segnalare il ritrovamento.
Ora del bookcrossing non ne sento più parlare. Dal sito ufficiale vedo che ancora "qualcosa si muove" ma forse la mia lontananza dall'ambiente universitario mi ha allontanato da queste iniziative che prima notavo più facilmente.
Un appello per tutti: non è che qualcuno ha ritrovato il mio libro???

lunedì, marzo 20, 2006

Vicini e Lontani


Questo fine settimana sono andata in montagna vicino Reggio.
Caspita, che vite diverse che possono esserci a distanza di qualche centinaio di chilometri.
Lì la vita è così tranquilla, ci sono pochissime case, la gente trova il massimo divertimento nell'andare a messa al paesello, e pensate è il prete ad avvisare al termine della messa che la dottoressa del paese non potrà ricevere il giorno successivo, l'unica dottoressa del paese.
Mi viene da pensare ad un'amica delle vacanze, che viene dalla provincia più provincia di Torino (Rivoli) che al mare trova il massimo nel fatto che, se tornata a casa si rende conto di aver dimenticato una cosa da comprare, può scendere subito ad acquistarla, cosa che dove abita lei è impossibile perchè per raggiungere il primo negozio bisogna prendere il pullman.
Che stranezza come nello stesso paese, in questo caso l'Italia, ci possano essere sfaccettature così diverse della vita... qui tanto "corri corri", lì tanto silenzio e tranquillità.
Chissà chi vive poi meglio, magari loro invidiano noi, e noi loro.
E dove abitate voi, com'è la situazione?

mercoledì, marzo 15, 2006

Pensiero

Ho idea che sia importante avere dei figli. Ero da mia nonna all'ospedale, e mi sembrava così fragile, indifesa, come non l'ho mai vista.
L'ho aiutata nel mangiare.
E lì pensavo a chi predilige la carriera alla famiglia, a chi non ha figli.
Credo sia davvero fondamentale averne, non solo perchè ti aiuteranno, loro ed i nipoti, ma forse anche perchè con queste amarezze della vita, come avere una nonna, una mamma, un genitore, stare male, solo sapere di essere importante per qualcuno come un figlio ti aiuta ad andare avanti facendosi forza.
Ho questa impressione da esterna, vedendo per esempio mia zia che non è sposata.
Forse in situazioni come questa si sente ancora più fragile: credo che la figura di un genitore sia fondamentale, e solo sapendo di essere genitori a nostra volta si può vincere la tristezza e andare avanti, se non per te, per lui, tuo figlio.
Forse sbaglio, è un pensiero contorto.
Ma mi è venuto così.

martedì, marzo 14, 2006

Pacco

Posso dirlo? Che pacco che pacco che pacco!!
Vogliono un'isola e sdraiarmi al sole sulla spiaggia........ e invece per quanto dovrò ancora lavorare???
Devo fare qualcosa, per lo meno perchè questa tortura s'indolcisca un pò....

domenica, marzo 12, 2006

Tvb

Come mai si fa così fatica a dire ti voglio bene? E nello stesso tempo si dice così facilmente - e a volte falsamente - nell'adolescenza e gioventù alle varie amiche e amichette che uno ha.
Quando ci si manda i messaggini si mette tvb ovunque a quell'età, anche quando, in fondo in fondo,non è vero.
Poi magari ti trovi a fare fatica a dirlo a qualcuno di più caro.
Stamattina mia nonna ha avuto un infarto,è l'unica nonna che mi è rimasta.
Ora sta meglio, sono andata a trovarla e aveva una "lingua", è sempre stata una gran chiaccherona, e forse anche per questo a volte non la si ascolta, come si fa con gli anziani che parlano troppo: senza pensare che, un giorno, non ci saranno più, perciò forse è meglio ascoltarli, perchè altrimenti potremmo pentircene un domani.
Bè, mi sono fatta coraggio, e prima di salutarla le ho detto che le voglio bene.
Io sono una che lo dice facilmente in casa, ma chissà perchè con i miei parenti al di fuori della famiglia stretta faccio fatica.
Mi sembra esagerato, forse anche scontato.
Ma lì ho sentito di doverlo dire, per essere certa di non rimpiagerlo un domani, che spero sia il più in la possibile.
Sembra banale, ma credo sia importante quando viene dal cuore.
E mi dispiace non averlo detto ai miei due nonni che se ne sono già andati: mio nonno è morto che io non ero nata, mia nonna che avevo 10 anni quando non capivo quanto fosse importante.
Glielo dico nel cuore, tra me e me; e spero tanto che mi sentano.

giovedì, marzo 09, 2006

Risultato di un test

Hai la lacrima un po' troppo facile:sei sensibile ed hai ancora poche difese rispetto al dolore, data anche la tua giovane età. Le emozioni vanno fatte fluire, senza lasciarci travolgere, però.

Questo è il risultato di un test fatto da uno dei mitici giornaletti che leggevo da ragazzine, Cioè Test, dal titolo ."Sai controllare le emozioni?"...
Non ci credo molto, ma in questo caso (giovane età a parte ahahah) è vero!!

mercoledì, marzo 08, 2006

Auguri a tutte le donne!

Ciao a tutte, riesco a distrarmi 5 minuti dal lavoro solo perchè mi sembra giusto farvi gli auguri donne visitatrici del blog!
Visto che ormai non ce li fa più nessuno, facciamoceli tra di noi!
E' vero, ormai anche l'8 marzo è diventata una festa commerciale, ma ognittanto non dispiace un augurio...mia madre mi racconta che un tempo davano mimose in tutti i negozi...ora non arrivano neanche gli auguri! Io credo che in fondo sia una sciocchezza, ma, soprattutto per una donna che si sbatte, non è poi male che almeno qualcuno,ognittanto, si ricordi di lei!
Una signora ucraina che fa la badante qui da noi mi ha raccontato che da loro l'8 marzo non lavora nessuno, nè uomini nè donne, e chi lavora viene pagato doppio!
Wow!
Per quel che ne so qui il massimo sono i mezzi gratis...forse, ora ho il mensile non ne sono certa sia ancora così.
L'unico ricordo di cui sorrido davvero e quando da piccola ho detto a mio papà :"Non regali l'elemosina alla mamma?" anzichè dire la mimosa :-)
Bei tempi!

domenica, marzo 05, 2006

Grande Povia!


Scusate, ma mi sento meglio di Greggio in Striscia la Notizia...riporto qui in piccolo la foto pubblicata nel post del 25 Ottobre 2005, che potete recuperare, dove ovviamente io, in quelle poche righe, già indovinavo il vincitore di Sanremo senza sapere nemmeno che avrebbe gareggiato!
Altro che Vanna Marchi!
Del resto Povia, che non è un gran cantante lo ammetto da fan, ha trovato però il modo per fare delle canzoni all'apparenza stupide ma in realtà molto significative, con più messaggi di altre che paiono invece serie.
Invito nuovamente tutti a sentire il suo cd... non dico a comprarlo, ma a sentirlo (e ovviamente chi prende prima il prossimo me lo passa....vero Ste???).
Bravo!! :-)

sabato, marzo 04, 2006

Una proposta per Sanremo


Sta per finire anche questa kermesse musicale,e ciò che resta sono sono solo i conti della Rai, soldi usciti in parte anche dalle nostre tasche con il beneamato canone...
Certamente la pubblicità paga parecchio, ma perchè un John Travolta deve ricevere ben 400.000 euro (!) per stare seduto a massaggiare i piedi a Victoria Cabello non dimostrando nemmeno chissà quale simpatia? Le imitazioni che gli ha fatto fare dei suoi personaggi da film non mi sono sembrate di chissà quale interesse, e considerando che non credo si spacchino la schiena con il loro lavoro penso che questi caschet siano un insulto a chi si sveglia tutti i giorni alle 6:30 per andare a lavoro, torna a casa stressato, sta dietro alle rogne quotidiane per meno di 1000 euro al mese.
E' un giro che ormai si è creato, dalla pubblicità, dallo share (che a volte non fanno), dai gadget, ma non è giusto.
Victoria Cabello, simpatica non dico di no, la guardavo a Mtv quando ero alle superiori, porta a casa 100 mila euro, Ilary Blasi solo - poverina - 80 mila in due (compreso il marito seduto in poltrona, pare).
E Panariello, scadente tutto sommato in questa versione presentatore-serio, un milione di euro.
Sarebbe da proporre un Sanremo fatto di gente qualunque, un presentatore tra i ragazzi che sognano di diventarlo, le vallette tra ragazze della porta accanto, ospiti speciali simpatici ed arzilli anziani stile "Corrida", tutto fatto di gente che vuole davvero divertirsi, a cui piace davvero fare questo lavoro, e non per i soldi, che sarebbero i normali stipendi di tutti i giorni di normali operai e impiegati.
Potrebbe essere divertente dopo tutto, mi accontenterei di fare anche solo il dopo Festival... o di cantare!

mercoledì, marzo 01, 2006

Oggi era il compleanno di....



...Mark Paul Gosselaar!
Qualcuno di voi se lo ricorda?