LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

giovedì, novembre 10, 2005

Rifletto

Una mia amica è appena stata operata al menisco, nulla di chè, ma raccontandomi dell'operazione, dell'anestesia, del fatto che ad un certo punto ha visto l'infermiera con una gamba vicino e ci ha messo un pò a capire che era la sua dato che non sentiva, e che quando ha detto "ma quando mi operate?" avevano già finito...mi ha fatto riflettere.
Già ci ho pensato tante volte in realtà: ma vi rendete conto che mentre io scrivo qualcuno sta salvando una vita?Qualcuno sta magari facendo un trapianto di cuore, o di reni, o chissà che.
A volte ci penso, e dico... cavoli, ma io che lavoro faccio? Non sono d'aiuto per nessuno DAVVERO, e chi fa il medico ha davvero un dono...( tranne quando lasciano le garze dentro...)
Va bè, basta... tutto qua.
Ma mi è venuto in mente.

10 Comments:

At 10:19 AM, novembre 11, 2005, Blogger Mark said...

No non fare questi ragionamenti. Sulla totalità dei medici quelli che lo fanno davvero con quella mentalità sono l'1x10.0000 + o -. Inoltre, senza fare discorsi troppo lunghi e complicati (e per questo ti dovrai fidare di me), la medicina tradizionale occidentale è (quansi) tutta sbagliata perché parte dalla base sabgliata. E solo l'anno scorso negli Stati uniti sono morte 40.000 persone per dignosi sbagliata, errata prescrizione di medicinali e tossicità degli stessi. Putroppo se ci ammaliamo non possiamo fare altro che andare dal dottore di famiglia perché in questo paese così democratico, NON SEI LIBERO DI SCEGLIERE DA CHI ESSERE CURATO. Non puoi scegliere di andare da un medico cinese, per esempio, perché la pratica della medicina tradizionale cinese è illegale. Puoi solo accostare alla cura della medicina tradizionale sedute sporadiche di cure palliative alternative (come l'agopuntura).
Io sono convinto che siano solo cazzi miei da chi mi faccio curare, dal medico di base o dal guru cubano sotto casa. "Ma ti potrebbero truffare" è la risposta che sento + spesso. E perché la medicina tradizionale che fa? E poi siamo truffati direttamente dallo stato che ci vuol proteggere in modi e tempi che NESSUNO ha idea solitamente. Io voglio essere LIBERO. Anche di essere truffato. Sarebbe come se mia madre non mi facesse uscire perché potrei essere accoltellato. A quel punto devo stare attento io. Ma potrebbe sucedere comunque.

Detto ciò, il dono di cui parli ce l'abbiamo tutti: non lo usiamo spesso, ma ce l'abbiamo. Poprtare il nostro aiuto a chi ne ha bisogno, in qualunque modo, è qualcosa che possiamo fare tutti: andare a visitare i vecchietti all'ospizio, i malati all'ospedale, aiutare nella mensa dei poveri... queste sono solo alcune delle cose che possiamo fare. E un sorriso, una parola, una conversazione, bastano per salvare da una lenta agonia, che si perperta giorno dopo giorno, una persona che dalla vita ha ottenuto solo sofferenza. Lo so per esperienza.

 
At 11:16 AM, novembre 11, 2005, Anonymous Anonimo said...

Hola,
sono molto ignorante in merito ad altre medicine e non ho la minima idea dei principi base su cui si fondano (immagino pero' interessanti) e non escludo niente a priori.
Voglio pero' dire una parola a difesa di quella "normale" per noi occidentali, basata sul "metodo scientifico". Non metto in dubbio che siano morte migliaia di persone per terapie o diagnosi sbagliate, negligenze di medici farfalloni, pressioni di società farmaceutiche e tutto il resto, pero' secondo me bisognerebbe paragonare il rapporto curati/malati piu' che il numero totale dei morti.
Una molecola chimica o una terapia funziona se dopo sperimentazione risulta "statisticamente" efficace. E questo "statisticamente" ha un profondo significato. Non e' quello delle tabelle che espongono i politici in tv, e' un modo per misurare in modo oggettivo se una cosa e' efficace o meno.

Questo modo di procedere e' criticabile ma non privo di fondamento io credo.

Hasta luego!
Diego

 
At 2:17 PM, novembre 11, 2005, Blogger Mark said...

Ciao Diego. Non me ne volere, ma non sono d'accordo. Io mi interesso particolarmente del panorama oncologico. Oggi ti dicono che l'oncologia ha fatto dei passi da giganti, che negli anni 70 guariva 1 malato su 5 e ora siamo a 1 su 2. Che la ricerca ha generato una sacco di nuove scoperte... TUTTE BALLE. Ti spiego come funziona il sistema di determinazione delle statistiche sulle guarigioni:

1) Si definisce guarito (guarito!!) un malato di cancro che sopravviva almeno 5 anni!!!! Se muore il giorno dopo è comunque considerato guarito per le statistiche!!! Ma ti rendi conto. Va be' non finisce lì.
2) Qundo un malato di cancro guarisce, c'è l'80% di possibilità che abbia una recidiva. Ossia una ricomparsa del carcinoma sullo stesso organo o su organi diversi. Qualora la recidiva si presenti, questa viene considerata come una NUOVA malattia. Questo vuol dire che, per le statistiche, la recidiva non è una ripresentazione della vecchia malattia rimasta latente, ma un NUOVO cancro!!! Nonostante ci siano milioni di casi in cui si le recidive si presentano per più di due o tre volte. Quindi un paziente può guarire per un numero indefinito di volte!!!.

Allora si capisce come le statistiche si alzano. Sono FALSATE.

Nel 1971 l'America doveva affrontare la perdita della guerra del vietnam e tutti i movimenti pacifisti che manifestavano ovunque. L'allora presidente Nixon, nel tentativo di rabbonire l'opinione pubblica, aveva firmato una dichiarazione di guerra simbolica (ma con tanto di voto del parlamento e documenti a postuma testimonianza) al cancro, promettendo di stanziare migliaia di miliardi di dollari, proprio come se fosse stata una vera guerra. Gli scenziati gli avevano detto che se avessero avuto soldi e tempo avrebbero DEBELLATO il cancro in 10 anni. Be' oggi siamo a 34 anni, ogni anno sono stati stanziati soldi paria al PIL annuo di un paese in via di sviluppo, ma, recentemente (qualche hanno fa), gli scenziati hanno detto di trovarsi di fronte ad un vicolo cieco e che bisogna rivedere tutte le teorie in materia oncologica e non solo. Ovviamente sono stati segati IMMEDIATAMENTE. E i finanziamenti sono stati sospesi.
La guerra quindi, è stata persa anche lì.

Dagli anni 50 ad oggi la ricerca sul cancro ha prodotto diversi medicinali e cure, ma fondamentalmente le 3 impiegate su più larga scala e che hanno datto qualche (scarso) risultato sono immutate da metà degli anni 70: 1) chemio 2) radiazioni 3) chirurgia.

Chemio e Radiazioni si basano entrabe sullo stesso principio: le cellule cancerogene sono più deboli di quelle "sane" (in realtà le cellule cancerogene non sono affatto malate, comunque il post è già troppo lungo per spiegare perché). Quindi, hanno pensato sti genii, se introduciamo del veleno (VELENO!!!) nel corpo dosandolo per annientare le cellule malate, abbiamo sconfitto il cancro! Be', le cellule cancerogene continuano comunque a nascere (e le recidive ne sono la prova più palese), ma il veleno inserito nell'organismo lo deteriora a tal punto (se avete mai avuto a che fare con qualcuno che fa chemio sapete di che parlo) da far nascere altre malattie deteriorative (come il parkinson) per non parlare dei problemi psicologici. La chirurgia, invece, mi fa incazzare ancora di più: ti asportano tutto o parte dell'organo od organi malati. Finita no? E' come se io andassi dal meccanico e mi tirasse via la centralina perché non capisce che cos'è. Certo è l'unica soluzione, ci mancherebbe. Ma la strada è completamente sbagliata.

Questa NON E' scienza. Queste sono congetture, nient'altro. Un dato per essere scientifico deve avere le stesse caratteristiche A PRESCINDERE dal momento e dal luogo in cui viene effettuata la sua verifica. 2+2 è SEMPRE due. E non ci sono cazzi. E finché la medicina non mi trova cause SEMPRE VALIDE per l'insorgere di QUALUNQUE malattia e un metodo UNVIERSALE per la loro guarigione, allora la medicina non sarà mai una scienza. Ma non lo farà e sapete perché? Perché la guarigione dipende da noi e dalla bravura del medico di indicarci solo la strada da seguire.

Sapete che non c'è UNA PROVA SCIENTIFICA della cancerosità delle sostanze? E' una congettura del tutto ipotetica. Anzi: è stato scoperto in laboratorio che non è possibile indurre il cancro in tessuti od organi che abbiano perso i loro collegamenti nervosi col cervello (organi trapiantati). M,entre nei casi di induzione di cancro in cavie da laboratorio c'è SEMPRE un intervento del cervello. Quindi senza cervello non c'è il cancro. Ma questa strada non è MAI stata ulteriormente analizzata se non da gente che è stata arrestata, diffamata, accusata e vilmente distrutta da che ha troppi interessi in gioco. Da chi nei malati vede un business e quindi NON HA INTENZIONE di curare. Se no si perderebbero i clienti, vi pare?

La cosa migliore, credetemi, è non ammalarsi. Ese ci si ammala bisogna avere una profonda conoscenza di se stessi e del proprio cervello/corpo per poter guarire.

 
At 2:21 PM, novembre 11, 2005, Blogger Mark said...

Azz, ovviamente 2+2 è sempre 4 e non 2!!! :)

 
At 4:50 PM, novembre 11, 2005, Anonymous Anonimo said...

Hola Marco,
tranquillo perche' dovrei avermene a male? vedo che della cosa sei molto informato, una volta di piu' oggi ho imparato che la diffidenza e il senso critico con cui bisogna guardare le cose non e' mai abbastanza!.
Sono d'accordo con te che la medicina non e' una scienza esatta, volevo solo difendere l'idea di fondo a cui si ispira (almeno come filosofia di procedere... poi la manipolazione dei risulatati scientifici e' un discorso molto piu "sporco"... e grave).
Il fatto e' che spesso percepisco un latente e qualunquista (non mi riferisco al tuo caso eh!) senso di ostilita' alla razionalita', mentre nei suoi campi di applicazione ha una profonda e solenne dignita' a mio giudizio.

domanda provocatrice (ma ti assicuro non polemica): Esiste una terapia alternativa per combattere il cancro?

Hasta Luego!

 
At 5:16 PM, novembre 11, 2005, Blogger Mark said...

Basta chiedere: wwww.nuovamedicina.com

Un giorno farò un post al riguardo :) Hai ragione sul senso di ostilità verso la ragione. Come se tutti dovessimo andare "dove ci porta il cuore". Molte volte non è proprio così. Ma più spesso ancora la verità si trova nel mezzo .

 
At 5:27 PM, novembre 12, 2005, Blogger Paolo said...

In effetti ti capisco benissimo... io, laureando in Culture e Linguaggi per la Comunicazione, ho cominciato a riflettere intanto sulla possibilità effetiva che io trovi ma soprattutto sulla reale utilità del lavoro che andrei a fare... e, constatato il vuoto vertiginoso che mi si prospettava, ho scelto una tesi sulla letteratura d'infanzia che mi permetta di avvicinarmi a un mondo in cui mi sentirei sicuramente più utile agli altri... ho sempre considerato i libri per l'infanzia o gli scolastici essenziali per la crescita di un bambino. Poterci lavorare sarebbe quindi un grande onore per me e renderebbe il mio lavoro sicuramente più soddisfacente!

Riguardo i medici, io ho avuto bruttissime esperienze (in ospedali) ma fantastiche sorprese con altri medici che ammiro molto... sono lavoro molti impegnativi... ora come ora non rinuncerei alla cultura umanistica che ho acquisito con i miei studi, però se avessi tempo e potessi iniziare a lavorare a 40 anni (!) cercheri di studiare per un lavoro più costruttivo, per una professione vera e propria...

 
At 5:47 PM, novembre 14, 2005, Anonymous Anonimo said...

Cacchio!!!
Per leggere questi messaggi ci vuole una giornata...va bè che sono un pò indietro!!!!

 
At 8:49 PM, novembre 14, 2005, Blogger Lunatika said...

Infatti!!!Che fine hai fatto??Ci sei mancata!!!

 
At 10:35 AM, novembre 15, 2005, Anonymous Anonimo said...

Grazie cara.
Avevo l'influenza, sono rientrata ieri....

 

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