LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

domenica, novembre 27, 2005

Se la neve potesse...

E' scesa la neve... dalla finestra vedo i tetti innevati, le macchine bianche, ed un senso di purezza.....che sta già scivolando via, insieme alle gocce di pioggia.
Se potesse la neve, col suo candore, portare via ciò che di sporco c'è nel mondo... invece a guardare il telegiornale non è altro che un elenco interminabile di sofferenze, e sono solo una minima parte di quelle che succedono nel mondo.
Una ragazza perseguitata e uccisa da un folle, un'altra violentata sotto gli occhi dei passanti, troppo terrorizzati per dire o fare qualcosa, l'ennesima "mamma assassina".
Sarebbe bello poter chiudere gli occhi davanti alla neve, fuori dalla finestra, e una volta riaperti vedere che non è più così, che qualcosa è cambiato.
Sarebbe bello se fosse come nei film che iniziano a far rivedere per l'ennesima volta sotto Natale... Ricordo "Sos Fantasmi", dove il tirchio antipatico sfruttatore diventa buono e si pente dei suoi peccati, tema comune a tanti altri, che inizieranno a trasmettere da qui a breve, e che mi ricordano la mia infanzia che se n'è andata.
Se fossimo in un film forse alla fine vincerebbero i deboli, gli oppressi; vincerebbe la pace alla guerra, il bene al male.
Purtroppo non è così, e ci resta solo la possibilità di sperare, e di ringraziare Dio o chi di grande ognuno di noi crede ci sia, per ogni giorno che viviamo serenamente, al contrario di chi, invece, non può pensarla come noi.

16 Comments:

At 2:24 PM, novembre 28, 2005, Blogger Nicola Campostori said...

leggendo la tua amarezza sul natale e sulla differenza tra realtà e finzione cinematografica mi è venuta subito in mente una canzone di Bertoli, "E' nato si dice" che secondo me rispecchia esattamente ciò che volevi dire...per me è fantastica questa canzone, rende benissimo l'ipocrisia con cui ci si avvicina al natale...ecco il testo:
Allora è arrivato Natale, Natale è la festa di tutti
Si scorda chi è stato cattivo, si baciano i belli ed i brutti
Si mandan gli auguri agli amici, scopriamo che c’è il panettone
Bottiglie di vino moscato e c’è il premio di produzione

E’ nato, si dice, poi fu crocefisso
Aveva diviso il mondo in due parti
E quelli che l’hanno trattato più male
Son quelli che hanno inventato il Natale

C’è l’angolo per il presepio e l’albero per i bambini
I magi, la stella cometa e tanti altri cosi divini
I preti tirati a parata, la legge racconta che è onesta
Le fabbriche vanno più piano, insomma è un giorno di festa

E’ nato, si dice, poi fu crocefisso
Aveva diviso il mondo in due parti
E quelli che l’hanno trattato più male
Son quelli che hanno inventato il Natale

E’ festa perfino in galera o dentro le case di cura
Soltanto che dopo la festa la vita ritornerà dura
Ma oggi baciamo il nemico o quelli che passano accanto
O l’asino dentro alla grebbia, Natale è il giorno più santo

per concludere volevo citarvi un'altra canzone "natalizia" che è villancico degli ska-p: Mi familia comienza a cantar , en el ambiente hay felicidad
en compañia vamos a olvidar la agonía de los pueblos
donde no hay Navidad.
(La mia famiglia comincia a cantare e nell'ambiente c'è felicità/ in compagnia ci dimenticheremo le agonie dei popoli dove non c'è il Natale)...

 
At 10:18 PM, novembre 28, 2005, Blogger Unknown said...

La neve non è purezza, la neve nasconde tutto ciò su cui si posa. Ci fa dimenticare la vera faccia del mondo, soffoca i rumori e l'essenza delle cose. La neve è solo un coperchio e prima o poi verrà via, insieme al suo ghiaccio per far tornare alla luce la natura, bella e brutta!

Del Natale mi manca la magia di quando ero piccola, la gioia che sentivo attorno a me, la felicità di stare con le persone alle quali volevo (e voglio ancora) bene.
Ora è una festa, un giorno in più per stare a casa, avere troppa gente attorno che fa casino, aprire stupidi pacchetti con dentro inutili regali. Già, perché x quanto possano essere cose carine, sono cose e quello che vorrei io non si può impacchettare e decorare con il nastrino colorato. Ennesima delusione.

Anni fa, quando mi dilettano a scrivere racconti, avevo descritto l'atmosfera natalizia così (ometto i nomi dei personaggi perché non mi piacciono mai quelli che scelgo):
"Era quasi Natale. X e Y avevano deciso di non scambiarsi i regali per un motivo più che banale: non sapevano cosa comprarsi. Non volevano far parte di quella cerchia di falsi anticonformisti che affermano che non è necessario aspettare le occasioni per scambiarsi i doni, rinnegando una delle tradizioni più magiche ancora in vita.
Quell'atmosfera da fiaba che avvolge anche Milano nei giorni che precedono il 25 dicembre, infastidiva Y e affascinava X. Le strade del centro affollate da gente che cerca di rendere felice, per un attimo, un amico. La gente, in giro per le strade nonostante il freddo. Quegli alberi addobbati e le vie illuminate attirano gli sguardi bambini di chi sa ancora sognare, di chi spera ancora che un giorno, prima o poi, quell'uomo dalla Lapponia o di chissà qual'altro gelido paese, quell'uomo con la lunga barba bianca e il buffo cappello rosso, parcheggi la sua slitta, magari in sosta vietata, e porti i suoi doni anche a quelli che bambini lo sono rimasti solo dentro." (Oriana - 1997)

Ogni tanto mi piace autocitarmi...

Questo brano sintetizza il mio pensiero.. Forse dovremmo tornare a guardare la festa come la vedono i bambini, aspettarla con ansia, rischiare di rimanere delusi, fantasticare, sognare.
Purtroppo diventare adulti spesso vuol dire smettere di sognare. Colpa degli impegni e dello stress, a volte solo del pessimismo.
Odio doverlo ammettere, non pensavo sarebbe capitato proprio a me, io che mi definivo un'illusa sognatrice, fantasticavo sul mio futuro, su tutto quello che avrei potuto fare e non fare nella vita, sognavo altre vite e le raccontavo al mio quaderno a quadretti.
Ora... da un certo punto di vista sento come se avessi preso una strada che non posso più cambiare (ed è una sensazione bruttissima)... da un altro mesi fa ho provato a riprendere in mano la matita, le idee non mancano, ma non riesco a concretizzarle per colpa del sonno. Ho sempre scritto di notte, anche fino alle 4 del mattino, ora la razionalità mi consiglia di dormire perché la sveglia suona inesorabile alle 6.40. Bisogna sacrificare anche le proprie valvole di sfogo per le responsabilità. Quando ho firmato il contratto con la vita, non me l'avevano detto!!!!! Non è giusto.
E la magia del Natale è lì, sepolta in qualche angolo della mia anima, sacrificata per poter diventare "grande".

 
At 11:27 AM, novembre 29, 2005, Blogger Mark said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

 
At 11:33 AM, novembre 29, 2005, Blogger Mark said...

La neve non è niente se non quello che ognuno di noi crede fantasticamente, metaforicamente e, se volete. poeticamente che sia. Personalmente, a me la neve in città fa incazzare come un facocero: si mischia con l'acqua sporca degli scarichi e diventa la purezza contaminata dalla azioni della gente.
Dello spirito del natale non è rimasto se non l'idea, tra una pubblicità che ci spinge a comprare (soprattutto ai nostri figli) un sacco di roba che non serve a niente, che ci sia ancora la convinzione di avere lo spirito natalizio. Siamo buoni a parlare e a dare due lire in beneficenza per lavarci la coscienza, ma ai fini pratici nessuno fa niente di concreto per aderire al messaggio nataliazio: sul treno viaggia sempre un povero tizio che ha la sclerosi multipla e manifesta serie difficoltà a rimanere in piedi. E col cazzo che c'è qualcuno che si alza per farlo sedere. Stessa cosa con le vecchiette, le donne incinta e chiunque manifesti problemi a stare in piedi.

Il natale è solo un'occasione commerciale. Il natale è morto.

 
At 12:47 PM, novembre 29, 2005, Anonymous Anonimo said...

Il Natale mette una tristezza infinita e sopratutto le feste consumistiche che ne fanno da contorno. Luci, addobbi, sfarzo, vetrine illuminate che si contrappongono al barbone sotto i portici che cerca un cartone caldo nel freddo della notte; all'interno del negozio spendiamo 130 euro per una felpa e fuori "doniamo" 20 cent. al barbone. Per non parlare del Grande cenone di Capodanno!!!! Ben bene che vada da 80 euro in su per qualcosa da mettere sotto i denti e musica sino al mattino. I miei amici è già il terzo anno che lo fanno ed io irremovibile per principio non ci vado, mi riunisco in cantina con parenti e con 25 €. a coppia ce n'è da far esplodere la pancia. E' già da un pò che non mi va di festeggiare un bel niente, i pranzi e le cene lunghe mi annoiano e mi stancano, si continua a mangiare da pranzo a cena e non ci sono due minuti di pace e silenzio sul divano di casa, obbligati a far il giro delle case a dare gli auguri..e no!!....quest'anno sciopero e non passo a dare auguri a nessuno, ho la mia casa se qualcuno mi deve dare gli auguri passa a casa MIA e sottolineo MIA a farlo.
Non vedo l'ora che queste feste passano perchè mi mettono veramente una infinita TRISTEZZA addosso.

 
At 2:25 PM, novembre 29, 2005, Blogger Nicola Campostori said...

per coccoverde: "stupitemi un po' cosa fate voi per rendere diverso tutto quello che ci circonda?"
sebbene tu abbia ragione nell'affermare che il tema "Natale-consumismo" sia demagogico (se fine a se stesso) credo che tu abbia frainteso il mio messaggio (che era fatto da citazioni di canzoni e, perciò, non poteva essere esauriente)...quello che voglio dire io è che non c'è affatto bisogno di una festività che ci ricordi che bisogna essere tutti buoni. cos'è Natale, il giorno in cui ci mondiamo di tutti i peccati commessi? non sono certo le luminarie o i servizi al telegiornale che mi spingono a fare cose buone per gli altri. vanno fatte il 25 dicembre, il 14 agosto, di sera, di mattina senza che ci sia un giorno adibito a ciò. credo che siate concordi con me...

 
At 2:29 PM, novembre 29, 2005, Blogger Nicola Campostori said...

per arwen

beh sì, capita anche a me di sentirmi maggiormente giù proprio quando tutto attorno ti invita ad essere allegro perchè "é Natale e a Natale si è tutti più buoni"...credo dipenda dal fatto che ci si accorge della falsità, dell'artificialità con cui sono costruite le feste e si prova per ciò disagio. ciò non toglie, secondo me, che fa piacere passare del tempo coi parenti o con gli amici, indipendentemente dal fatto che lo si faccia per il Natale o per un'altra festa. ovvio che non può essere il cenone da 85 euro il fine dei ritrovi, ci mancherebbe...ciao

 
At 2:53 PM, novembre 29, 2005, Blogger Nicola Campostori said...

caro coccoverde
visto che siamo d'accordo, concorderai anche sul fatto che se ci si arrende tutti è davvero finita. è un discorso trito? non mi interessa. dire che le cose buone vanno fatte e non ci si deve basare sulla convenienza è giusto e quindi finchè ci sarà qualcuno a dirlo (e magari una buona volta, a fare ciò che dice) io sarò con lui. non ho parlato di preghiere perchè anche io, come te, penso non servano a niente. ciao

 
At 4:51 PM, novembre 29, 2005, Blogger Mark said...

Bla Bla Bla... Tutti discorsi inutili e pieni di vuoto. Migliaia di parole spese per l'acqua calda.

Personalmente credo che nemmeno parlarne serva più. Per ciò, quando mi capita, faccio quel che mi sembra giusto, pregare compreso (anche se ho un rapporto di amore-odio con la religione).

Col tempo ho scoperto che chi si riempie la bocca di bei discorsi è il primo a pretendere che siano gli altri a cominciare.

 
At 6:20 PM, novembre 29, 2005, Anonymous Anonimo said...

Bla..bla..bla lo dici agli amici tuoi!
Questo è un Blog e quindi ognuno esprime la propria opinione, e tu non sei nessuno per criticare ciò che ognuno dice.
Esprimi la tua e ripsetta quella degli altri come si fa in una società civile.

 
At 6:51 PM, novembre 29, 2005, Blogger Nicola Campostori said...

"Col tempo ho scoperto che chi si riempie la bocca di bei discorsi è il primo a pretendere che siano gli altri a cominciare."
caro marcoz, non è che sei tu a non volere incominciare? prendila bene, ma anche tu hai appena fatto un bel discorso e quindi rientri nella categoria...comunque, ragazzi, siamo tutti d'accordo che parlare e basta non serve (tutti d'accordo vero?) ma che in un blog se non si parla che si fa?
marcoz, so bene che molti parlano e poi non agiscono, ma devi fidarti sulla parola quando ti dico (o ti diciamo) che alle parole facciamo corrispondere azioni...
sul tuo rapporto con la religione mi piacerebbe approfondire perchè, da buon ateo qual io sono, mi interessa l'argomento. ma non credo che sia il momento giusto...chissà, magari nei prossimi post!

ciao

 
At 6:54 PM, novembre 29, 2005, Blogger Unknown said...

x coccoverde

Sì, la neve devo spalarla, ma il mio concetto è pre-giardino (=quando vivevo in condominio e spalava il custode)!

Adeguarsi, certo, bisogna fingere di adattarsi al mondo intorno, non si può continuare a scalciare e fare a pugni con la realtà, perché da ragazzino ti definiscono un ribelle, poi col tempo finisci per essere vista come una persona che ha problemi... Ma non è solo per questo, visto che dell'opinione degli sconosciuti me n'è sempre importato relativamente. Piano piano ti rendi conto che le tue lotte sono contro te stesso, tiri pugni che ti tornano dritti in faccia e, pensandoci, quasi quasi ti viene in mente che forse quello non è il modo migliore per ottenere le cose. Non sono fatta per il dialogo, non so parlare... scriverei all'infinito e per lo stesso tempo starei zitta su di me, su quell'unica cosa che da anni mi tormenta e provare ad assaporare la serenità.
"calma apparente", lo dici anche tu... e sotto cosa c'è??? L'alea di rischio che scende insieme alla neve... puoi scivolare e farti male.
Quello che vedi di me è il mio strato di neve... è vero, su molte cose mi sono adeguata (tu a cosa ti riferisci? al lavoro?? ma la vita non è di certo là dentro!), ma su altre non potrò mai farlo!
Recitare una vita non è poi così negativo come credevo anni fa (fase della mia vita che ho battezzato "la mia fabbrica", risalente al 1996/97 per COLPA del CD "La fabbrica di plastica" di Grignani), a volte è cortesia o convenienza. Sorridere e scherzare quando ti crolla il mondo addosso è un modo banale per evitare che ti vengano fatte 1000 domande su cose di cui non vuoi parlare!
Sono solita autotormentarmi, passare lunghe settimane di umore cupo, sfiorando la depressione, sono costantemente insoddisfatta del 90% delle cose che mi circondano, ma chi lo sa qual è la causa (oltre a me)? Uno psicologo (ad un colloquio di lavoro) ha avuto persino il coraggio di definirmi una persona positiva e solare!!!!! Mi veniva da ridere!!!!! Poi arriva un giorno in cui mi obbligo a cercare la luce, scovare almeno un aspetto positivo (di solito neanche troppo convincente), mi riempio di belle parole e mi convinco di essere ottimista... devo averlo scritto anche da qualche parte qui... vedere il lato negativo delle cose non è di aiuto...
Non prendetemi per pazza, è solo che ho trovato il mio equilibrio nella totale mancanza di equilibrio, nelle contraddizioni...
Ora cito una canzone che mi piace tantissimo
"Io credevo ci fossero punti dove arrivare dove tutto da lì si potesse cmq +/- controllare, dove tutto apparisse perfetto come da dentro alla vetrina del negozio di giocattoli da bambino. Invece più avanti vado quei punti si spostan di lato ed un altro si va vedere più in là vuol essere raggiunto e capito.. non c'è niente di perfetto neanche dentro alla vetrina del negozio di giocattoli da bambino"

E una più nota: "..è tutto un equilibrio sopra la follia"....

FERMATEMIIII

 
At 10:26 AM, novembre 30, 2005, Blogger Mark said...

x Oriana

Oriana putroppo noto una delle cose più elementari e importanti nell'atteggiamento "depressivo": la mancanza di amore verso sé stessi. Solo chi sa passare tanto tempo da solo con sé, si ama davvero.
Seconda cosa che ho notato: non è il blog a deviare il percorso. Il blog può essere solo un palliativo. La vera cura sta negli amici veri. Ma devono essere anche intelligenti, tanto da capire profondamente chi sei e quale sia la tua pena, il tuo "male di vivere". Devi aprirti a un confronto con quelle persone OGNI GIORNO se è necessario. E devi essere sufficientemente umile e veloce da capire la strada che il confronto ti indica.
Comunque stai tranquilla. Definirsi depressi è ben diverso dall'esserlo. Io ho toccato con mano cosa voglia dire essere davvero "maniaco depressivi" (non in prima persona, ma attraverso un caro famigliare) e ti garantisco che è ben peggio di quanto la gente creda. E prima di arrivarci dovrai commettere atti che finora non hai mai nemmeno pensato lontanamente di fare. Non c'è nulla di sbagliato in te. Sei solo un'anima sensibile. Tutto qui. Devi solo esserne cosciente e trovare il modo migliore per accettarlo e costruire una nuova concezione di te stessa.

Dai retta a un cretino :)

 
At 3:40 PM, novembre 30, 2005, Anonymous Anonimo said...

PER MARKOZ:
E TU TI ALZI?

 
At 5:06 PM, novembre 30, 2005, Blogger Mark said...

x anonimo

Ma che sati a dì? :/

 
At 6:32 PM, novembre 30, 2005, Blogger Unknown said...

x mark0z

e se il problema fosse proprio che non c'è nessuno che riesce a farmi stare bene come quando (ormai sempre più raramente) sto con me stessa? le mie fasi migliori sono state proprio quelle, quando avevo tanto tempo da dedicare alla mia anima...
Cmq il più delle volte finisco per non avere tempo di preoccuparmi di questi "tormenti"... in pratica non ci penso.... un po' come la neve, tiene tutto sotto di sé.. non si vede nulla... c'è chi dice "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" ed è un po' la stessa cosa...

 

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