LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

venerdì, settembre 29, 2006

Scusate il silenzio

E' qualche qgiorno che non riesco a scrivere nulla, manca sempre il tempo...il tempo...l'altro giorno con un amico si parlava di questo, del fatto che il tempo non ce lo restituirà mai nessuno, e che quindi dovremmo sfruttarlo al meglio...era una critica costruttiva anche verso chi preferisce una carriera frenetica su e giù per gli aerei al godersi la famiglia, a chi ha dei figli e non li vede mai, ma vede spesso invece gli aereoporti di tutto il mondo...
...è vero. E' anche vero che l'uomo si lamenta sempre del lavoro, ma è anche il lavoro, se piace, a creare la vita. Cosa sarebbe svegliarsi la mattina e non avere nulla da fare, in fondo? Un giorno è bello, due pure...ma alla lunga sarebbe noia, sarebbe assenza di gratificazioni, seppur piccole.
C'è chi non la pensa così, comunque.
Credo che una corretta via di mezzo tra lavoro, tempo libero e famiglia sia l'essenziale per l'uomo, essere pensante, ma con un cuore.

martedì, settembre 19, 2006

Addio, Valeriano

Mentre scrivo, si svolge il funerale di Valeriano.

Avevo parlato di lui qualche post fa...mi sembrava giusto mettervi al corrente. Lo zio della mia collega non ce l'ha fatta.

Si è spento domenica pomeriggio. Mentre io ero pronta a cantare, lui si preparava a lasciarci.

Un uomo come tanti, forse. Ma pur sempre un uomo di soli 64 anni, che in un mese e mezzo ha scoperto di essere malato, è stato ricoverato, e se n'è andato.

Ha lasciato la moglie, con cui finalmente adesso avrebbe potuto passare un pò di tempo in più, da pensionati.

Ha lasciato i suoi figli, la sorella, la famiglia, Sinalunga, la sua terra natìa.

Ha lasciato una vita beffarda, che gli ha girato le spalle all'improvviso.

Non ti conoscevo, ma mi sembra di averti sempre visto, ti immagino su quel letto, l'ultimo respiro.

Spero che ricordarti, noi tutti, servirà a qualcosa; servirà a farci riflettere sulla vita, servirà ad averti ancora in parte tra di noi.

Addio, Valeriano.
O, forse, arrivederci.

domenica, settembre 17, 2006

In tv!


Oggi pomeriggio ho cantato ad in un programma televisivo, è stata un'esperienza bellissima di cui porterò per sempre il ricordo. Il mio repertorio partiva con il mio cavallo di battaglia "Uomo bastardo", poi un fox ballabile "Sono timida" ed infine "Insieme" di Mina.
C'era un sacco di gente, e mi ha fatto davvero piacere ricevere sms e telefonate di persone che mi hanno visto. Terrò tutto questo nella mia memoria, per sempre. E soprattutto spero sia stata una soddisfazione non solo per me, ma anche per chi mi è vicino.

sabato, settembre 16, 2006

Cinque mie strane abitudini

Cinque Mie Strane Abitudini

REGOLAMENTO: il primo giocatore inizia il suo post con il titolo "Cinque mie strane abitudini" e le persone che vengono invitate a scrivere devono a loro volta riportare questo regolamento.Alla fine del post si devono indicare altre cinque persone,non dimenticando di lasciar loro un commento nel blog o nel journal con scritto "Sei stato scelto".

1)Dormire con i calzettoni alla Mr Bean, sempre. Li abolisco solo in agosto, ma a volte nemmeno...come questa estate. Li ho tolti per pochi giorni, ora li ho già rimessi.

2)Guardare 100 Vetrine. Anche se lo fanno alle 15 e io lavoro, me lo registrano e lo rivedo la sera. Il più delle volte mi addormento mentre lo guardo, ma fa nulla, lo registro lo stesso!

3)Fare uno squillo alla mamma quando arrivo a lavoro. Arrivo sempre in anticipo, e lei mi chiama e chiaccheriamo 5 minuti. A volte mi dico che dovrei smettere, ma poi mi spiace e lo faccio.

4)Non mettermi mai nulla di nuovo al venerdì...come mi ha fissato mia madre. Non so perchè, visto che il detto dice "di venere e di marte non si sposa e non si parte" e non cita il fatto di non mettere nulla di nuovo...mah

5)Quando esco di casa se dentro non lascio nessuno vado all'ascensore e poi 1 o 2 volte ritorno alla porta a controllare se l'ho chiusa. E magari anche arrivata giù mi chiedo :l'ho chiusa la porta? Una volta sono tornata addirittura su a controllare!

Non so chi nominare perchè sono già stati nominati quasi tutti...nomino....dunque...
Oriana,Stefano,Paolo,Manuela,Sayuri,Zion.

...mentre ci sono aggiungo Il milanista, chissà mai che il suo blog risorga...

Ecco alcune frasi da Lettera ad un bambino mai nato, come promesso

Tra un uomo e una donna ciò che chiamano amore è una stagione. E se al suo sbocciare questa stagione è una festa di verde, al suo appassire è solo un mucchio di foglie marce.


Ma tu? Ti ho già chiesto se sei disposto a veder scaraventare una donna su una magnolia, a veder piovere la cioccolata su chi non ne ha bisogno. Ora ti chiedo se sei disposto a correre il rischio di lavare le mutande degli altri e scoprire che il domani è un ieri. Tu che te ne stai dove ogni ieri è domani, e ogni domani è una conquista. Tu che non conosci ancora la peggiore delle realtà: il mondo cambia e resta come prima.

Il suo domani era la morte, e alla ragazzina non importava nulla di abitare dopo la morte in un lussuoso albergo chiamato Regno dei Cieli.


Però, nel momento medesimo in cui ti farai straziare per la libertà, scoprirai che essa non esiste, che al massimo esisteva solo in quanto la cercavi: come un sogno, un'idea nata dal ricordo della tua vita prima di nascere, quando eri libero perché eri solo

Solo chi ha pianto molto può apprezzare la vita nelle sue bellezze, e ridere bene. Piangere è facile, ridere è difficile.


L'amore è un imbroglio. Le ferite son chiuse, le cicatrici appena visibili, ma una telefonata così basta a farle dolorare di nuovo Come vecchie ossa rotte quando cambia il tempo.

E aghi di inquitudine mi bucano l'anima alternando vampate di gioia.

Vili fino a quando il rischio li minaccia, gli umani diventan spavaldi dopo che il rischio è passato. Non dovrai evitare il rischio, mai: anche se la paura ti frena. Venire al mondo è già un rischio. Quello di pentirsi, poi, d'esser venuti.


La vita è una tale fatica, bambino. E' una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele.

Però anche quando sono infelice, penso che mi dispiacerebbe non essere nata perchè nulla è peggiore del nulla (...) Io, in fondo, non temo neanche di morire: perchè se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente.


-Oriana Fallaci-

venerdì, settembre 15, 2006

Addio, Oriana


Ci ha salutato oggi, Oriana Fallaci.
Si è fatta ammirare da chi era d'accordo con il suo credo, e detestare da chi non sopportava il suo pensiero.
Non ho mai letto i suoi libri politici, di lei ricordo la prima Oriana, quella di "Lettera ad un bambino mai nato" del 1975, letto da ragazzina: era di mia madre, e credo che ancora adesso se lo aprisse mi sgriderebbe per avere sottolineato decine di frasi splendide...non le ho qui con me ora, ma ve le riporterò domani, per farvi conoscere l'Oriana del "prima-11 settembre".

E' morta qualche giorno dopo il sesto anniversario di quella data che ha cambiato tanto la sua vita e la sua scrittura, forse più della dura malattia che si trascinava da anni.

Addio, Oriana. Nel bene e nel male, da ricordare.

martedì, settembre 12, 2006

Volevo..ma non voglio

Volevo scrivere qualcosa circa l'11 Settembre, ma qualsiasi cosa scrivessi avevo paura di toccare solo delle banalità, che tutti hanno detto e ridetto.
Ho pensato perciò di fare silenzio, e basta.
E pensare che comunque, quella data ha cambiato per sempre le nostre vite, anche se non sembra.

Ero una ragazzina quel giorno, pensavo solo a divertirmi, uscire, e, se dovevo, a studiare.

Lo ricordo perfettamente come se fosse ieri...e in effetti lo era, uno ieri di 5 anni fa....ero in compagnia con gli amici, quando uno di loro che veniva da casa ci ha dato la notizia.

Non sapevo nulla, da brava sbarbatella non sapevo chi fosse Bin Laden, non sapevo cosa volesse nè il perchè, e con me tanti altri.

Sapevo solo che ero spaventata, che non sapevo e avrei preferito non sapere.

Quella sera, lo ricordo, ho fatto squilli a un sacco di gente, quasi a volermi accertare che ci fossero ancora tutti, che tutti stessero bene.

Ero preoccupata perchè nell'ottobre seguente avrei iniziato ad andare in Università (e anche la mattina stessa c'ero andata, ad iscrivermi) e sapevo che avrei avuto sempre paura, che avrei avuto un sacco di sospetti.

E così è stato. E così è.

Volevo dire qualcosa dell'11 Settembre, ho pensato di non dire le solite cose, ma raccontare il dopo, il mio dopo, quello di una allora ragazzina tra tante.

mercoledì, settembre 06, 2006

Dedicato a Valeriano, e a chi come lui

Una collega mi ha raccontato questa storia così triste, che a pensarci quasi non ci credo di come a volte la vita te ne combina di certe e ti distrugge: protagonista Valeriano, suo zio, una persona che si è data da fare per trent'anni, lavorando come un matto per la sua famiglia e per i suoi figli.
Dopo trenta lunghi anni di lavoro finalmente la tanto attesa pensione: e può così finalmente godere del suo tempo dopo tanti sacrifici, lo stesso tempo che il lavoro gli ha rubato prima.

Decide di sfruttarlo per il meglio, e oltre a pensare a sè e alla moglie, organizzando gite nei luoghi della sua infanzia, aiuta le persone più anziane di lui, appena sessantaquattrenne, accompagnandoli a fare la spesa e aiutandoli in tante piccole cosucce, come volontario.

All'improvviso, il male: la febbre bassa ma persistente, e poi la diagnosi: tumore ai polmoni, non operabile.
E' la peste del 2000. Così l'ha definita un'amica proprio oggi, e non ha torto.
Solo la chemio può, forse, salvarlo. Ma non può farla: la febbre continua a 'venirlo a trovare', e inizia anche a gonfiarsi. Alterna il gonfiore alla febbre, fino all'infarto.

Sopravvive, non si sa come.
Ora è in terapia intensiva, ma quanto durerà? Nemmeno i medici ipotizzano nulla.

Non lo conosco nemmeno, Valeriano. Ma le parole di sua nipote, una cara collega, mi fanno riflettere su quanto siamo fragili, su come sia tutto imprevedibile, su come bisogna vivere ogni giorno al meglio, facendo pace se litighi, dicendo ti voglio bene o ti amo se lo pensi.

Se potete, e se credete, lasciate spazio nelle vostre preghiere anche per Valeriano e per tutte le persone, e sono tante, che soffrono come lui.

martedì, settembre 05, 2006

Che sporco!



Mi hanno consigliato un post, poche righe dedicate alle persone che vengono a guardare il tuo pc e indicano foto gridando "Quiiiiiiiii guarda!" o altro mettendo le mani impiastricciate sullo schermo, il tuo schermo.
...cosa ne pensate?