LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

mercoledì, dicembre 19, 2018

Lettera a papà

Caro papà, non posso lasciarti andare senza scrivere nulla di te. Tu, che hai scritto tanto di tutto.... meriti delle parole per te. È vero, il tuo corpo era malato da tempo, ma la tua mente ci faceva dimenticare la tua fatica fisica. Avevi una cultura incredibile: su tutto. Quando andavo in qualche città per lavoro, tu mi raccontavi cosa avrei potuto trovare li, che monumenti c’erano, se c’era passato qualche personaggio illustre della storia. Se andavo in un’azienda sapevi sicuramente che azienda fosse e di cosa si occupasse. Eri la mia bussola, papà. In tutto. Non sappiamo come iniziare a farcela da soli. Anche da piccola eri la mia guida, ricordi quando mi accompagnavi a scuola la mattina? E quella volta che c’era la neve, andavo alle elementari, eravamo mano nella mano e siamo scivolati entrambi con il sedere a terra!
C’eri sempre per accompagnarmi. E poi con Christian, lui ha più testa di me, seguiva i tuoi suggerimenti e imparava da te. Lui si ricorda i sabati a Cinisello. E di un'estate a Lignano, avrà avuto 6 anni. Non poteva stare troppo al sole, e tu lo portavi in biblioteca a leggere quella rivista di storia e scienze. Forse proprio allora è iniziata la sua propensione per la scienza? Sei stato tu quindi ad ispirarlo. E con la mamma, che coppia siete stati. Ogni tanto bisticciavate, ma poi tornavate ad essere come sposini. Lei ci teneva a te, ti ha curato con tanta dedizione in questi anni. Ha portato il peso quasi tutto da sola, lo sai, perché voleva così. Aiutala ancora, da lassù. Falle sentire la tua presenza. Suggeriscile ancora cosa fare. E poi proteggi i tuoi nipotini adorati: vivevi per loro. Me lo dicevi sempre “meno male che ci sono Alessandro e Luca, teneteveli da conto”
Ale mi chiede come farà adesso a dirti quando prende 10 a scuola. Era abituato a chiamarti la sera. Leggevate tanto assieme: gli hai passato la passione per la lettura, per la storia, per la geografia. Ricordi quando ti stupivi che a 6 anni sapesse già tutte queste cose?
Ora è proprio Ale che mi chiede come sarà la casa della nonna Pina senza il nonno Mario. 
Io gli ho detto che troveremo il modo per parlarti sempre, e che tu ci risponderai.
Ci mancherai tanto papà. Tanto. Salutaci il nonno, appena lo vedi. 
Ora che puoi di nuovo camminare, corri da lui!

Francesca