Ricevo e pubblico, per riflettere
Ieri sera è venuto a mancare, improvvisamente ed inaspettatamente, stroncato da un infarto, il papà di un Caro nostro Amico. Anni 54.
Questa mattina ho scritto questa riflessione a mia moglie.
Siccome sei una persona che stimo, oltre che per la professionalità, anche per lo spessore umano e brillante creatività, giro anche a te, ed al tuo blog, questi pensieri che possono...forse... aiutare a riflettere...e ricordare cosa è importante e cosa non lo è.
Un salutone,
Giuseppe
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Intanto, come stai dopo la triste notizia? Riesci a lavorare? Io continuo a pensare a Marco ed alla sua famiglia...E' incredibile come in così poche ore la vita delle persone può cessare e quella di altri cambiare...
Non posso che pregare: davanti a certe cose siamo così piccoli ed impotenti...
Qui, intanto, c'è tanto lavoro ed un clima teso...Il mondo continua, purtroppo, a girare vorticosamente come se niente fosse anche se le persone scompaiono dalle nostre vite...anche se il dolore ti colpisce all'improvviso.
E' come se fossimo tanti automi...tante macchine chiuse e raggomitolate nel nostro egoismo..o forse è paura di capire, fermarsi e rendersi conto che "basta un attimo" e tutto quello che un momento prima ci sembrava importante, in realtà, non vale poi così tanto...
Ecco perchè ogni istante di questo nostro breve passaggio su questo mondo, dovrebbe essere vissuto al massimo, non dato per scontato, ma VISSUTO integralmente, nella sua pienezza, amando le persone che ci sono vicine e, quando arriva il nostro momento, salutandoci senza rimpianti, forse con il sorriso e la certezza che, da qualche parte, ci si rivedrà e si tornerà a chiaccherare del più e del meno.
Osservo le persone intorno a me, prese dal loro lavoro, schiave dell'idea che "esistiamo" solo se siamo produttivi ed utili...Quanto vorrei urlare a tutti e dire: "Fermati e pensa! Ogni istante è così prezioso! Non sprecarlo! Ogni istante speso in cattiverie e maldicenze e stupido stress per le questioni lavorative...è tutta merda"!!! Fermati!"
Ma l'urlo si strozza in gola, non esce fuori...in fondo non sarei capito, mi prenderebbero per pazzo, perchè, in realtà, ciascuno compie un "suo personale viaggio in un suo personale mondo"...siamo soli...e questo mio sentimento non arriverebbe mai nelle orbite di un altro mondo... di chi, come tutti, non ascolta nessuno fuorchè sè stesso.
Solo Tu puoi capire quello che voglio dire...Solo Tu...ma perchè il tuo mondo è diventato il mio ed il mio è diventato il tuo...in una fusione di cose che molti chiamano "Amore" ma che, purtroppo, pochi hanno la fortuna di conoscere.
Un caldo saluto al papà di Marco, un abbraccio al caro Amico Marco, un caldo abbraccio a Te Amore mio.
Giuseppe