LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

giovedì, gennaio 04, 2024

Lettera a mia nonna

 Cara nonna, è strano trovarmi qui a cercare le parole adatte per ricordarti. Pensavo quasi non sarebbe mai arrivato quel giorno: ti credevo immortale. 

Più di una volta ci hai fatto spaventare e poi, con la tua forza, ti sei ripresa. 
La tua forza: un carattere pazzesco, con una bella lingua.... non le mandavi certo a dire. Chissà se però eri un po’ gelosa del nonno, quando appoggiavo la testa sulla sua spalla, nel divano in sala. Era cosi silenzioso che mi dava serenità, e tu ci guardavi sorridevi. Ma poi alla fine quella con cui chiacchierare e che aveva sempre qualcosa da raccontare eri tu.
Parigi. 
I tuoi racconti su quando hai conosciuto il nonno, che all’inizio non ti convinceva mica. E poi invece che storia d’amore è stata! Le vicissitudini dopo la guerra. La tua vita da madre di 3 figli, che è riuscita comunque a lavorare. 
Ci tenevi al tuo lavoro: la storia dello spolverino non potrò mai dimenticarmela, eri convinta fosse un aggeggio per pulire anziché il soprabito, ed eri in panico a dover rispondere alla Morandi che non lo avevi trovato. “ma se ti guarda” ti disse lei. È li hai scoperto cosa fosse. La raccontavi sempre questa storia, ridendo.
Bravissima a cucinare: papà quando passava da te portava sempre a casa qualcosa, in particolare i tuoi peperoni con le patate: ci provo ogni tanto ad imitarti, ma non riesco a farli buoni come te. 
Eravamo sempre da te nei fine settimana, papà ci teneva a passare a trovarti: e allora noi tutti nipoti da nonno Domenico e nonna Antonietta, una grande famiglia.
I tuoi nipoti erano più dei 4 “ufficiali”: non mancavano mai infatti anche Laura ed Emanuela, cui hai fatto un po’ da “zia/nonna”.
Quell’anno al mare: vi vestivate eleganti tu e il nonno, e vi vedevo passeggiare sul lungomare e poi sedervi su una panchina, a guardare il paesaggio, vicini come lo siete stati per più di 60 anni.
Ora siete di nuovo assieme: vi immagino chiacchierare di nuovo (o meglio, certamente parlerai più tu di lui come sempre!).
E probabilmente, lì con voi ci sarà anche papà.