LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

mercoledì, maggio 31, 2006

Cosa sta succedendo?


Ultimamente mi sono capitati, tra amici e conoscenti, moltissimi casi di allergie alimentari davvero improvvise.
L'ultima, sentita ieri, è un'allergia alle nocciole, scatenatasi in soggetto che ha sempre mangiato questo alimento, ma che improvvisamente, con una fetta di torta, è arrivato a gonfiarsi rischiando di non riuscire a respirare, dovendo correre con grande urgenza e allarme all'ospedale.
Ne avevo sentite già in passato, ma come ultimamente mai.
Per esempio: allergia alla frutta e verdura, al punto da dover trasformare "obbligatoriamente" una "quasi-vegetariana" in "carnivora d'obbligo": la mia offerta, involontaria, di una fetta d'arancia, è stata da lei vista come "tentato omicidio" (col sorriso, s'intende!).
Da internet trovo questa spiegazione: Nel caso di allergie alimentari succede che, per un mal funzionamento del meccanismo di esclusione, una quantità eccessiva di molecole alimentari, con potere di antigene, attraversa la barriera intestinale e determina, nei soggetti predisposti, una sensibilizzazione e una reazione.
Tutti gli alimenti potrebbero essere immunogeni, ma fortunatamente le allergie sono in genere sostenute da un numero abbastanza ristretto di sostanze alimentari.
Gli alimenti che più sovente causano allergie alimentari sono latte, cioccolato, cereali, legumi, uova, agrumi, pomodori.

Voi avete qualche altro esempio interessante di come la natura si stia ribellando all'uomo in questo modo?

lunedì, maggio 29, 2006

Tratto da "Un posto nel mondo" - Fabio Volo

"Non si tratta di essere felici o no, ma di qualcosa di diverso, di un nuovo sentimento che ci fa sentire uniti a qualcosa di misterioso e che non ci abbandona mai. Non so se è felicità, io lo chiamerei star bene. Bene veramente.
Dopo qualche istante ho iniziato a piangere in silenzio. Sembrava piangessi per tutto. Per quanto è bella e quanto è straziante la vita. Ho pianto per me, per la mia persona. Per l’infelicità che ha vissuto mio padre, per le carezze attese da mia sorella e mai arrivate. Ho pianto per mia madre. Ho pianto per tutti i colori dei fiori e per l’attimo esatto in cui si schiudono. Ho pianto per l’azzurro del mare e per la spuma bianca, per il vento che muove i rami, per i pomeriggi silenziosi d’estate. Per la mia moka del caffè. Per la bellezza di un bicchiere di vino rosso, per il colore della frutta e per i peperoni gialli. Ho pianto a dirotto per ogni tramonto e per ogni alba, per ogni bacio dato e per ogni lacrima asciugata. Per ogni cosa bella che ritorna, per la strada verso casa la sera. Per tutto il tempo che non tornerà. Per ogni brivido vissuto, per ogni sguardo appoggiato. Ho pianto per il modo in cui mio nonno camminava e per la sua malinconia.
Le mie lacrime contenevano tutto. Ho pianto per quanto sono stato bene e per quanto sono stato male in tutta questa vita.
Questa vita che per fortuna ho avuto il coraggio di amare. Questa vita che mi sono preso e che ho voluto vivere fino a farla stancare al punto da desiderare un po’ di riposo, di desiderare d’addormentarmi come da piccolo sul sedile della macchina dopo essere stato dai nonni con la mia famiglia, stravolto per avere giocato tutto il giorno. E addormentato aspettare che mia madre mi prenda ancora una volta in braccio per portarmi finalmente a casa, dopo questa incantevole avventura".

sabato, maggio 27, 2006

Introspettiva


Mi piace cantare.Ma non mi piace quello che c'è intorno a questo mondo, i compromessi, le conoscenze, il dubbio che ci sia sempre qualcosa sotto. A meno che ci si accontenti dell'ombra, dell'applauso dei tuoi amici, forse il migliore, anche se non sempre sincero.
Mi piacciono i bambini, passare del tempo con loro. Non mi piace se i bambini di oggi sono già grandi, si comportano da grandi, imparando da loro quanto di peggio ci sia, perdendo la loro innocenza.
Mi piace sorridere alla vita. Anche se a volte è difficile, ci sono momenti in cui vorresti fare tutto meno che sorridere, perchè gli eventi possono mutare il tuo percorso da un momento all'altro, perchè c'è tanta sofferenza, tante malattie, tanto male nel mondo, e ti senti impotente, e non sai come fare.
Mi piacciono tante, troppe cose.
Lascio che il destino decida per me, dandoci tutta me stessa, finchè posso, finchè riesco.

domenica, maggio 21, 2006

Meno male che c'è la crisi!!



Interviste a politici, chiacchere fra gente: se si parla di politica si parla di crisi economica. La crisi economica è alla base delle accuse che ci si può fare, se si deve colpevolizzare qualcuno cosa si tira fuori? La crisi economica!
Se si deve commentare il perchè di una vendita mal riuscita, di uno stipendio troppo basso, cosa si dice? C'è la crisi economica!

E allora mi spiegate come mai, chiamando qualsiasi albergo in Liguria o Toscana e chiedendo la disponibilità per il ponte del 2 giugno, vi sfido a trovarne uno disponibile? Vi risponderanno all'unisono: Siamo al completo!

La gente oggi giorno compra a rate anche il tostapane se gliene danno la possibilità, ma non si lascia sfuggire la possibilità di un viaggio... e l'unica volta che volevo partire anche io, non so se ci riuscirò perchè... siamo al completo!

Siamo in crisi, c'è la crisi, gli stipendi sono bassi, i contratti sono atipici, ci lamentiamo per la bolletta, per il gas, per le spese bancarie, per i biscotti della Mulino Bianco che sono più buoni ma costano di più, ma non ci sfugge l'occasione per un fine settimana lontano da tutto e da tutti.


Per poi, a quanto pare, ritrovarci in spiagge affollate o in coda all'autostrada, chiaccherando da finestrino a finestrino... magari del fatto che c'è crisi!

domenica, maggio 14, 2006

Ce lo facciamo un caffè a Parigi?


Inizia l'estate,inizia il via vai verso il mare, per un week end che strappi via lo stress accumulato durante la settimana.
E inizia il traffico per strada, le code kilometriche ai caselli, per i caselli e dopo i caselli.
Ah, non era così anni fa...poter nascere negli anni della vecchia piccola Cinquecento, quando si poteva ancora andare in giro senza passare il pomeriggio dentro l'auto.
Ho sentito dire addirittura di gente (un pò esagerati) che per fare i "bauscia" proponevano un caffè a Genova, partivano da Milano alle 20:30, andavano, prendevano il caffè e per le 24:30 erano di ritorno!
Follie... oggi davvero impossibili!

giovedì, maggio 11, 2006

Una nuova legge contro i ciclisti!

Arriva il bel tempo, arrivano gli uccellini che cinguettano, i fiori nel prato...e i ciclisti per strada!!!!
IO DETESTO questa categoria!
Attenzione, con ciò non voglio dire che odio tutti i ciclisti, Sante Persone, e poi noi siamo tutti un pò ciclisti nel cuore, no?
Il fatto che io abbia mosso i primi piedi sul triciclo a rotelle a 5 anni e tolto le ruote quasi a 10 contrariamente al 99,9% dei bambini, non vuol dire che io abbia un cuore di pietra.
Io adoro i ciclisti.
Io ammiro chi ha la pazienza di pedalare, pedalare, pedalare.
Io invidio chi può andare a lavoro, scuola, spasso in bicicletta.

Io odio i ciclisti che stanno in mezzo alla strada quando accanto c'è una pista ciclabile.
Negli ultimi anni qui al Nord sono state costruite centinaia di piste cuclabili, era la moda del momento, quasi quanto le magliette con scritto Rams e i pinocchietti.
Sono stati sperperati milioni e milioni dai Comuni per costruirle, benedette piste ciclabili.
E ora, per l'amor del cielo, USATELE!!!
Avrei voluto tirare fuori la testa dal finestrino e urlarlo a quello che mi sono portata per 5 km oggi attaccato stile calamita.
E aveva pure il coraggio di guardarmi del tipo "Ti levi o no?"
Per piacere, signor Napolitano, visto che ha esordito il mandato dicendo che vuole portare serenità al paese: proponga una nuova legge, ossia che se tiro sotto un ciclista in mezzo alla strada che ha alla sua destra una pista ciclabile, non vado nelle rogne, perchè è legittima difesa!

mercoledì, maggio 10, 2006

La mamma è sempre la mamma

Zero tempo per scrivere.. scusate.
Mi rifaccio viva solo per un dubbio: qualcuno di voi mi sa dire quand'è quest'anno la festa della mamma?
E' passata oppure no? Sabato per i Centri Commerciali vendevano fiori e regalini, ne ho preso uno convinta fosse domenica, ma poi chi mi ha detto che era domenica 14, chi lunedì...non si capisce più nulla.
Una festa puramente commerciale, lo so.
Ma un pensierino alla mamma che tanto fa per noi, in fondo, non costa molto, no?
Anche se bisognerebbe ringraziarla tutti i giorni!

giovedì, maggio 04, 2006

Dedicato a Michael




Il post precedente, nella parte dedicata ai commenti, ha preso una piega strana: una battuta sul Parkinson (battuta ironica, senza cattiveria, che chiunque non toccato dalla malattia farebbe) ha scatenato un attimo di "rabbia", e ha smosso in me la vogli di dedicare un post al mio idolo, Michael J.Fox.
Per chi non lo conoscesse, Michael nasce in Canada il 9 Giugno 1961, ed ha avuto la fortuna di sfondare nel mondo del cinema molto giovane, grazie alla sua bravura, alla sua faccia da ragazzino, alla sua semplicità e ad un tocco di fortuna: non tutti sanno, infatti, che il film che lo ha reso celebre, Back to te Future (Ritorno al futuro), doveva avere come protagonista un altro attore, con cui si era già girato più di mezzo film prima che la produzione capisse che non era adatto a quella parte (poveretto!).
Da lì la scelta cadde su Michael Fox, poi ri-nominato J. Fox perchè fa "più figo".
Questa non vuole essere una suo biografia, ma una riflessione su ciò che gli riservò la vita: forse lo stress o, chissà, forse era scritto nei suoi geni, fatto sta che nel 1991 gli viene diagnosticato il morbo di Parkinson.
Un caso raro, alla sua età.
Nel suo libro, Lucky Man , scritto molti anni dopo il sorgere della malattia, racconta con chiarezza l'insorgere improvviso di un leggero tremolio ad una o due dita, e il suo rifiutare che fosse qualcosa di preoccupante (dopo tutto, chi se ne preoccuperebbe? Chi immaginerebbe?).
Solo nel 1998, dopo 8 anni in cui faticava a fingere con gli altri, nascondendo questo male (doveva prendere molte pastiglie per fermare il tremore, con orari precisi e dettagliati, cosa difficile per un attore dai mille impegni)decise di ritirarsi dalla scena, dicendo la verità.

Quando sentii alla televisione la notizia ero alle superiori, non tutti sapevano chi fosse, era famoso da noi, ma non quanto in Usa: rimasi scossa come se si trattasse di una persona a me cara.Ci sono milioni di persone afflitte da questo male, lui è solo un esempio di giovinezza bruciata, di come la vita possa essere imprevedibile.

Si è sposato, ha avuto ben 4 figli, e ha trovato il motivo per apprezzare questa malattia, che gli ha ridato il tempo per se stesso e per la sua famiglia; lotta per gli altri malati grazie alla sua fondazione per il Parkinson e con la sua fama aiuta chi, con lui, sa cosa vuol dire.

Consiglio vivamente a tutti il suo libro.

lunedì, maggio 01, 2006

Sono una cagasotto!

Lo ammetto.
Oggi ho preso la superstrada (e non da sola!) per, credo, la terza volta in 5 anni di patente, e dopo 6 km sono uscita che non ce la facevo più.
In realtà avrei potuto farcela, e non sono stata poi male, ma sono così, mi cago addosso.
Voglio ammettere le mie paure al mondo.

1. Ho paura della superstrada, appunto, perchè vanno tutti troppo veloce, e io nella mia cinquecento pluriincidentata (per colpa degli altri attenzione!)mi sento un pesce fuor d'acqua.
2. Ho paura degli attentati. E tutti hanno facce brutte e borse con dentro chissà cosa per me.
3. Ho paura di perdere le persone a me care senza avergli detto per la milionesima volta quanto gli voglio bene.Per questo cerco sempre di dirlo, o dimostrarlo.
4. Ho paura di pentirmi di alcune scelte, di trovarmi vecchia senza poter tornare indietro rimpiangendo qualcosa.
5. Ho paura quando mio fratello va in giro in macchina e magari sgarra un pò con l'orario.Sono apprensiva come se fosse figlio mio.
6. Ho paura di essere troppo apprensiva quando avrò un figlio mio.
7. Sono stata una bambina apprensiva. Avevo paura quando la mamma tornava un poco più tardi del solito, foss'anche a mezzogiorno, e non avvisava.Più volte ero pronta a uscire di casa a cercarla.Non esistevano i cellulari.
8. Ho paura per lo stesso motivo adesso, perchè anche se ce l'ha il cellulare non risponde mai!
9. Ho paura delle cose brutte che succedono nel mondo.
10.Ho paura che questo momento comunque bello della mia vita finisca. E spero di davvero di no. Perchè quando ti guardi in torno puoi trovare tanta tristezza e ringraziare delle piccole cose che hai.