LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

giovedì, maggio 04, 2006

Dedicato a Michael




Il post precedente, nella parte dedicata ai commenti, ha preso una piega strana: una battuta sul Parkinson (battuta ironica, senza cattiveria, che chiunque non toccato dalla malattia farebbe) ha scatenato un attimo di "rabbia", e ha smosso in me la vogli di dedicare un post al mio idolo, Michael J.Fox.
Per chi non lo conoscesse, Michael nasce in Canada il 9 Giugno 1961, ed ha avuto la fortuna di sfondare nel mondo del cinema molto giovane, grazie alla sua bravura, alla sua faccia da ragazzino, alla sua semplicità e ad un tocco di fortuna: non tutti sanno, infatti, che il film che lo ha reso celebre, Back to te Future (Ritorno al futuro), doveva avere come protagonista un altro attore, con cui si era già girato più di mezzo film prima che la produzione capisse che non era adatto a quella parte (poveretto!).
Da lì la scelta cadde su Michael Fox, poi ri-nominato J. Fox perchè fa "più figo".
Questa non vuole essere una suo biografia, ma una riflessione su ciò che gli riservò la vita: forse lo stress o, chissà, forse era scritto nei suoi geni, fatto sta che nel 1991 gli viene diagnosticato il morbo di Parkinson.
Un caso raro, alla sua età.
Nel suo libro, Lucky Man , scritto molti anni dopo il sorgere della malattia, racconta con chiarezza l'insorgere improvviso di un leggero tremolio ad una o due dita, e il suo rifiutare che fosse qualcosa di preoccupante (dopo tutto, chi se ne preoccuperebbe? Chi immaginerebbe?).
Solo nel 1998, dopo 8 anni in cui faticava a fingere con gli altri, nascondendo questo male (doveva prendere molte pastiglie per fermare il tremore, con orari precisi e dettagliati, cosa difficile per un attore dai mille impegni)decise di ritirarsi dalla scena, dicendo la verità.

Quando sentii alla televisione la notizia ero alle superiori, non tutti sapevano chi fosse, era famoso da noi, ma non quanto in Usa: rimasi scossa come se si trattasse di una persona a me cara.Ci sono milioni di persone afflitte da questo male, lui è solo un esempio di giovinezza bruciata, di come la vita possa essere imprevedibile.

Si è sposato, ha avuto ben 4 figli, e ha trovato il motivo per apprezzare questa malattia, che gli ha ridato il tempo per se stesso e per la sua famiglia; lotta per gli altri malati grazie alla sua fondazione per il Parkinson e con la sua fama aiuta chi, con lui, sa cosa vuol dire.

Consiglio vivamente a tutti il suo libro.

5 Comments:

At 10:19 AM, maggio 05, 2006, Blogger Pie® said...

Ho visto una sua apparizione al letterman o il leno show, l'anno scorso.
Pare abbia raggiunto risultati molto incoraggianti, grazie alla sua dedizione e al suo impegno.
Un attore di buon talento si è trasformato in un uomo di eccezionali virtù.
Consglio "Spin city", una sitcom di qualche anno fa. Divertentissima.

 
At 3:39 PM, maggio 05, 2006, Blogger Pinella said...

Credo che anche il nostro Giovanni Paolo II° avesse questa malattia. Purtroppo oltre all'ahlzaimer (non so se scrive così) penso che sia la seconda malattia più diffusa.
Ciao!

 
At 4:22 PM, maggio 05, 2006, Blogger aroti said...

premesso che la malattia più diffusa al mondo sia l'ignoranza,Sua Santità soffriva di questa malattia.

L' Alzheimer e il Parkinson sono malattie neurodegenerative, tra le più frequenti: non fanno distinzione tra uomini e donne e non guardano nememno l'età.
Qundi una donna può ammalarsi a 45 anni e soffrire per 20 o ammalarsi a 65 anni e addormentarsi in 1 anno.

La malattia colpisce il degente e la famiglia che lo assiste: non è facile stare vicino ad un parkinsoniano e non è facile "digerire" la sua degenerazione. Bisogna farsi forza ed aiutarli a far lavorare il cervello più possibile per mantenerlo vivo e attivo.

Sono malattie genetiche: anche se per tutta la vita si è lavorato e si è tenuta allenata la mente, si può cadere nella buca del morbo.
Ci vuole pazienza ed una buona equipe intorno sia di medici che parenti.

In questo caso Michael J. Fox è stato fortunato perchè, trovate le cause in tempo, riesce a mantere a bada la malattia, ma soprattutto ha potuto beneficiare di medici,psicologi, professionisti del settore che:
- negli Stati Uniti sono più numerosi
- in Italia non si possono permettere tutti.

buona giornata.

 
At 9:15 PM, maggio 05, 2006, Blogger Lunatika said...

Milioni di persone sono afflitte da questa malattia. Da questa come da altre malattie degenerative.
Ovvio che MJF è tra i più fortunati, perchè nel male può comunque curarsi, anche se di cure non si può ancora parlare.
Voleva essere solo un esempio alla portata di tutti, ma una visita al reparto di Neurologia di qualunque ospedale può mostrare casi molto meno fortunati.

 
At 9:20 PM, maggio 05, 2006, Blogger aroti said...

ben detto.

 

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