LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

domenica, marzo 26, 2006

Che fine ha fatto il bookcrossing?

Nel marzo del 2001, dall'idea di Ron Hornbaker, nasce questa strana mania di rilasciare i libri per il mondo, sperando che altri fanatici del bookcrossing li ritrovassero e ne facessero notizia sul sito ufficiale.
Ricordo che ero all'università, scrivevo per un giornale on line che trattava argomenti sfiziosi sulle mode del momento, le novità, gli interessi dei giovani, e in quell'occasione scoprimmo ciò che stava avvenendo tra i giovani di vari paesi europei.
Wikipedia è molto precisa nella definizione di quanto accadeva:L'iniziativa ruota intorno all'esistenza di un sito web attraverso il quale è possibile dotare i volumi di un codice identificativo unico (BCID - Bookcrossing ID) che permetterà di seguire i loro spostamenti a livello mondiale, sempre che venga utilizzato il sito web ad ogni passaggio.
E così nasceva un'avventura per il proprietario del libro, per il libro, e per chi doveva sperare di trovarne uno da qualche parte.
Anche io ho partecipato, anche se la base dell'idea non la condividevo perchè per me un libro è qualcosa di importante, ogni libro mi ricorda qualcosa e trovavo davvero difficile decidere di quale dei miei libri privarmi, quale libro rilasciare al mondo.
Alla fine,egoisticamente, ho scelto un libro che avevo acquistato in quelle occasioni scolastiche in cui mettono su degli stand di vendita libri e tu, tanto per farti vedere che aiuti queste iniziative ne compri uno: non lo avevo mai letto, era orribile, avevano fatto anche il film (la copertina riportava la locandina) non avevo letto il libro nè visto il film, e ho talmente rimosso il titolo che ci ho pensato e ripensato ma non mi viene in mente...(anzi se a qualcuno dice qualcosa la storia se non erro di una famiglia che era ricca e va a vivere in campagna tra gag varie...bo!!Non me lo ricordo l'ho rimosso!).
Comunque...dovendo scegliere dove lasciarlo volevo fare le cose fatte bene: qui a Milano mi sembrava banale,volevo che lo trovasse uno straniero, un turista o comunque qualcuno che non abitasse vicino a me, volevo che sul sito, quando lo avrebbero ritrovato, ci fosse scritto che aveva fatto il giro d'Italia.
E poi volevo un posto originale: sul treno ne avevano già ritrovati alcuni, quindi mi venne l'illuminazione: dovevo fare un w/e a Firenze! Quale posto migliore?
Da lì il problema era Firenze dove...davanti agli Uffizi era pieno di telecamere mi pareva brutto lasciare involontariamente un libro lì, magari pensavano fosse una bomba...il ponte sull'Arno c'era troppa folla... alla fine, quasi al termine del w/e, l'ho lasciato dentro una cabina telefonica....ho fatto finta di dover telefonare e l'ho liberato lì dentro, non lontano dalla stazione, dove al massimo l'avrà tirato su un senza tetto per farci un falò...uffa!
Non so che fine abbia fatto il mio libro, ma avevo lasciato dentro un bel messaggio: era regolamento infatti Il libro deve essere registrato sul sito web: con la registrazione, che si effettua inserendo i dati principali (autore, titolo ecc..), si ottiene infatti il BCID, il codice identificativo unico. Il BCID viene riportato sul libro stesso, unitamente ad altre informazioni finalizzate a far capire al futuro lettore l'iniziativa e le "regole del gioco". Solitamente per fare ciò si utilizzano etichette adesive.- come dice Wikipedia - Chi ha rilasciato il libro può seguirne il "viaggio" attraverso il sito web e leggere gli eventuali i commenti di chi lo ritrova, a condizione che quest'ultimo si colleghi al sito web per segnalare il ritrovamento.
Ora del bookcrossing non ne sento più parlare. Dal sito ufficiale vedo che ancora "qualcosa si muove" ma forse la mia lontananza dall'ambiente universitario mi ha allontanato da queste iniziative che prima notavo più facilmente.
Un appello per tutti: non è che qualcuno ha ritrovato il mio libro???