LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

martedì, giugno 05, 2007

Problema lavoro: solita solfa

Ecco la solita solfa del problema lavoro: ti chiamano per un colloquio e poi appena dici che hai un tempo indeterminato ti dicono che il contratto che propongono loro sarà un tempo determinato al massimo, se riescono addirittura a progetto.
E così, essendo io una delle poche fortunate ad avere il tanto estinto contratto, non posso che andarmene dicendo che non posso accettare.

Questa fortuna sta iniziando a pesarmi: certo, non posso lamentarmi proprio io visto che un gran numero di persone vive di contratti fuffa, ma non voglio nemmeno che questo pezzo di carta diventi la mia prigione.

Il mio lavoro non mi pesa: oddio, a volte si, ma alla fine non è così male; ho colleghe e colleghi simpatici, in sè mi apprezzano e mi hanno più di una volta fatto presente che riconoscono (a voce) il mio lavoro.

Certo, uno stipendio almeno leggermente più alto non farebbe schifo: non dovrei piangere al pendiero di dover spendere 2800 euro di dentista (ossia più di 2 mesi di mio stipendio!).

Mi piacerebbe che per una volta venisse confermato che il mio livello è basso rispetto a quello che faccio; e perchè devo avere lo stesso ruolo in sigla di altre colleghe che non fanno il mio stesso lavoro? Non siamo tutte uguali. E quel "mobilità interfunzionale" sull'organigramma - ad indicare che siamo una squadra alla pari dove tutte sanno fare tutto - mi fa ridere.
Senza togliere nulla alle altre, che magari sanno fare altre cose che io non conosco - appunto, a me il mio a loro il loro, anche sulla carta però.

E così eccomi qui ognittanto a tentare, ma sembra che non ruoti proprio dalla mia....e dire che l'oroscopo di Vanity Fair diceva sorprese importanti da martedì...

Basta...mi sa che mi devo rassegnare.... o no?

Al ritorno in treno ho incontrato una signora di 48 anni che conosco, abbiamo parlato dell'argomento: è una donna molto intelligente e colta e mi ha detto queste cose...
1)non ti svendere mai (se accetti il detrminato quelli alla fine potrebbero pensare che non vali nulla o che hai combinato qualcosa e sei diposta a tutto pur di andartene, e non è così).
2)Con i capi educazione ma chiarezza
3)Alta fiducia in sè, fare capire ai capi che vali davvero...

Staremo a vedere....

6 Comments:

At 11:27 PM, giugno 05, 2007, Blogger Enrica Costa said...

che siatuazione di m...a! continuo a sentirne di queste storie, anche gente messa peggio. a tal proposito vi invito a buttare un occhio sul blog di Beppe Grillo che ha trattato proprio della questione del precario ieri.
la signora del treno ha ragione e io aggiungerei un 4° punto: votati a qualche santo patrono o appena puoi unisciti alla corrente dei cervelli in fuga all'estero!
Non è una soluzione, perché le cose non cambiano comunque in Italia se i giovani se ne vanno... ma chi può e se la sente...

 
At 1:44 PM, giugno 06, 2007, Blogger Unknown said...

purtroppo è così in tantissime parti. Non mi lamento del mio lavoro o del mio stipendio, ma anche a me stanno facendo imparare, con lo scopo di farmele fare al più presto, cose che dovrebbe fare un impiegato con due livelli in più rispetto al mio... E naturalmente senza parlare di aumento di stipendio o di passaggio di livello!!

 
At 11:29 PM, giugno 08, 2007, Blogger Unknown said...

Beh, i problemi ci sono ovunque... io, ad esempio, lavoro in una banca e da qualche settimana hanno messo me e la mia collega in un ufficio fronte strada aperto al pubblico, ovvero a chiunque passi di lì e veda la scritta BANCA. Solo che, a differenza delle banche normali, noi non maneggiamo valori, quindi non abbiamo diritto all'indennità di rischio! Nonostante zingari e tossici a malapena non ne abbiano la minima idea!
In più, se mai entrerà qualcuno, ci troveremmo costrette a fare consulenza e, almeno io, ho un livello contrattuale che mi permette, al massimo, di distribuire la posta ai vari uffici o di "imparare" il lavoro! Cosa ci devo fare?! L'ho fatto presente al capo, ma lui è più nuovo di me e mi ha risposto: "So quello che vali, l'anno prossimo vediamo di mettere a posto le cose, ma sei appena arrivata". E' vero, se non mi fosse andato bene, non avrei mai firmato il contratto! Aspettiamo l'anno prossimo e vediamo cosa succede... intanto sfrutto al massimo questo posto di lavoro, faccio tutti i corsi possibili (oggi sempre il capo mi ha detto: "Ma non è che fai tutti i corsi e poi te ne vai?" sinceramente sono stanca di cambiare lavoro!) e poi non si sa mai cosa mi riserverà il futuro. Staremo a vedere e NON MI LAMENTO PIù!

 
At 6:18 PM, giugno 20, 2007, Anonymous Anonimo said...

una soluzione ci sarebbe,licenziati e trovati un altro lavoro

 
At 10:09 PM, giugno 21, 2007, Blogger Lunatika said...

Ahahha dici? Pare facile.... vedremo!

 
At 11:33 PM, ottobre 14, 2011, Blogger silver said...

Povera Italia parliamo sempre, ma abbiamo paura di far sentire la nostra voce.
Io che ho iniziato al lavorare all'eta' di 14 anni facendo le campagne estive per mantenermi agli studi e dare una mano ai miei genitori.
Sono andato in diverse citta' per avere quella agoniata esperienza che mi mancava.
Mi son trovato a 43 anni senza lavoro dopo 25 anni di ininterrotta attivita scalando la gerarchia dei livelli.
Ora mi ritrovo con un c.v. pieno di esperienze e di risultati ottenuti e lo posso buttare via perche' il mondo del lavoro e' cambiato, non si ricerca piu' la professionalita' e l'esperienza .
La cosa piu' importante e l'eta' e il modo in cui ti possano umiliare
con contratti a progetto e varie altre palle del genere.
Le accetterei anche per poter andare avanti , ma sono troppo vecchio. Sara' la zona in cui vivo che a sempre offerto poco e mi tocchera' ritornare a Modena un tempo grande ora non so.

 

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