LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

giovedì, marzo 29, 2007

Dalla nostra inviata dall'Australia, la milanese Enrica

Ora vi racconto cosa mi è successo ieri mattina.
Premessa: evidentemente Milano ha influito piuttosto negativamente
sulla
mia fiducia nel prossimo, più di quanto immaginassi.

Verso le 9 bussano alla porta. Primo ostacolo: alla porta non abbiamo
lo
spioncino e questo mi scombussola non poco perché ogni Milanese sa che
è
uno strumento di valido supporto (dopo il citofono) per "smistare" la
gente che si vuol fare entrare o meno. Per cui ho deciso di aprire e mi
ritrovo davanti un ragazzetto, con tanto di borsa da lavoro e
cartelletta con tabulati misteriosi. Parte lo sproloquio in inglese,
con
intenzioni identificative, evidentemente (miseramente fallito perché io
non ho capito una tubazza di niente).
Al che alla mia richiesta di ripetere e soprattutto vedendo la mia
faccia con questa espressione O_o" il ragazzetto mi si ripresenta...
finalmente sono riuscita ad "intuire" che era uno di quelli che vengono
a controllare la sicurezza negli edifici e soprattutto gli allarmi
antincendio.

Secondo ostacolo: la sospettosa Milanese in me si è fatta vigorosamente
strada portandomi subito a pensare ad un male intenzionato. Sapete,
quelli di cui noi a Milano e purtroppo non solo, siamo abituati a
vedere
che bussano dicendo "controllo del gas" e poi ti rapinano... beh, di
solito nei nostri palazzi attaccano un cartello una settimana prima per
avvisare del controllo, ma qui io non avevo visto nessun cartello.
Al che, nella mia mente subito era partita la precisa, legittima e
ovviamente in italiano, domanda: "scusi, ma avete attaccato un cartello
per avvertire che arrivavate? chi mi assicura che siete autorizzati?".
Dopo un istante di esitazione, durante il quale vanamente ho tentato di
tradurre la domanda in inglese, ho desistito e l'ho fatto entrare,
avvilita ma senza abbassare la guardia.

Subito il ragazzino si è dedicato a controllare la serratura della
porta
di ingresso e di nuovo le rotelline della mente malata da milanese
psicopatica sono tornate a girare... Terzo ostacolo: e se fosse tutto
un
trucco per chiudere la porta a chiave, bloccandomi la via d'uscita, per
poi derubarmi e magari darmi anche una "sacagnata" di mazzate??? Cielo!
io devo difendere il Fagioletto!!! Allora, senza perdermi d'animo e
soprattutto di iniziativa, son sgattaiolata con fare casuale in cucina
e
ho estratto da un cassetto il coltellaccio più grosso che avevo e l'ho
lasciato sul piano di lavoro, a portata di mano.

Poi il ragazzetto è passato al controllo degli allarmi e io, sempre con
estrema naturalezza, mi sono appropinquata alla cucina, ad un tiro di
schioppo dal manico del coltello, pronta ad afferrarlo e a difendermi
alla prima mossa falsa del tipo. Il poveretto in realtà, stava facendo
semplicemente il suo dovere di controllore, finito il quale mi ha
salutato e se ne è andato.

Fine della storia... soprattutto senza spargimenti di sangue. Lo so, mi
darete della malata psicopatica... ma vi assicuro che pensare male e
agire come ho agito mi è venuto tristemente naturale. Qui in Australia
è
profondamente diverso rispetto a Milano e ad altre città italiane e
europee, ma il vecchio adagio "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio" è
comunque valido anche overseas.
Quindi... Australiano avvisato, mezzo salvato! Stai attento che la
sciura Brambilla ti tiene d'occhio e alla prima mossa falsa sei
finito!!
E sono letale... più che altro perché non sapendo bene l'inglese non ho
nemmeno troppo la possibilità di chiedere l'identità e capire chi
parla....per cui, scanso equivoci...

Un bacio a tutti
Enrica, the Aussie eliminator!

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2 Comments:

At 10:51 PM, marzo 31, 2007, Anonymous Anonimo said...

oh come ti capisco, viste le esperienze passate sono sempre molto sospettosa, non credo nemmeno avrei aperto...
che bruppo però vivere con queste paure :-\
ora cerca di scollarti di dosso i nostri timori e le nostre fobie :-)

 
At 9:59 PM, aprile 10, 2007, Blogger Unknown said...

anch'io dubito che avrei aperto! i marocchini, invece, devono essere più sospettosi di noi. ci sono stata 3 settimane fa e la porta della stanza dell'hotel aveva lo spioncino!!!!

 

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