LunatikaMente

Pensieri a ruota libera, per scambiarci opinioni su ciò che ci passa per la testa, sulla vita, sul mondo.

mercoledì, aprile 25, 2007

La preghiera

Ogni mattina per andare a lavoro prendo il treno. Faccio la pendolare, insomma.
Bè, un anno fa mi accadde una cosa strana: era pomeriggio, rientravo a casa, e proprio davanti a me c'era un ragazzo bianco,magro, pochi capelli, che vedevo sembrava parlare tra sè e sè.
Inizialmente non capivo cosa stesse facendo, ma poi scorsi tra le sue mani qualcosa, forse un cerchio di spine o simile.
Ebbi paura, e mi alzai proprio mentre lui abbassava la tendina del finestrino e dava un bacio alla coroncina.
Pensai addirittura potesse essere un kamikaze!

Adesso, dopo un anno, lo rivedo spesso sul treno: ha sempre in mano un foglietto come quelli che danno a messa, e anche se non c'è posto a sedere ed è in piedi, appena sale lo tira fuori e parla a bassa voce - prega, insomma - e bacia il foglio una o due volte, anche se è schiacciato tra la folla.

E' così incredibile vedere qualcuno pregare, oggi, che è questo l'effetto che fa: paura. Siamo nella società in cui pregare è visto come una cosa strana, o almeno una cosa da tenere per sè. Se mangi con qualcuno e fai il segno della croce ti imbarazzi un po' perchè nessuno se lo fa.

Dovremmo vergognarci meno, e pregare di più.

E ora, quando lo vedo, questo strano pendolare mi fa tanta tenerezza e sono felice che prenda il mio treno, e mi da speranza mi rasserena vederlo esternare quello che sente così, in mezzo alla folla.

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8 Comments:

At 10:56 AM, aprile 26, 2007, Anonymous Anonimo said...

Hai proprio ragione! Ormai pregare pare sia una vergogna, come dire che si è credenti e che si va in chiesa, o in un ritiro spirituale o in pellegrinaggio. Però, allo stesso tempo, tante delle persone che trovano magari "ridicolo", "strano" pregare, sono quelle che quando si sentono in difficoltà o hanno un problema, invocano Dio e il suo aiuto, così, senza farci quasi caso. Tutti preghiamo, ma pochi lo fanno coscientemente e non solo per chiedere (che è comunque importante), ma anche per ringraziare, per lodare, per comunicare... Ho imparato tanto sulla preghiera andando a trovare le suore di clausura di un convento a Bergamo: la preghiera è la loro vita, loro stesse sono preghiera, e ogni singolo istante della loro ritirata e meravigliosa esistenza è dedicato interamente a noi tutti qui fuori nel mondo, che ci affanniamo, ci preoccupiamo, soffriamo e siamo tanto impegnati. E quello che ora provi tu nei confronti di quel ragazzo, ovvero serenità e tenerezza, l'ho provato anch'io conoscendo le suore di bergamo. E anche gratitudine, perché sapere che qualcuno prega per te, secondo me fa proprio bene al cuore.
Ora che non ti spaventa più, magari , nel tuo cuore la mattina, prega con lui... chissà in quanti lo fanno su quel treno!!

 
At 11:35 AM, aprile 26, 2007, Blogger Nicola Campostori said...

Il ragazzo che vedi sul treno è un esempio di come ci si dovrebbe comportare: liberamente, senza sentire il peso del giudizio degli altri.

Vale per credenti e atei, vale per tutti.

 
At 1:58 PM, aprile 26, 2007, Blogger Unknown said...

A volte riesco a stupirmi di come la gente dica di credere, ma poi si vergogni anche semplicemente a fare il segno di croce. Eppure quando hanno bisogno sono pronti a chiedere a Dio, come se Lui esistese solo per risolvere i nostri problemi, mentre negli altri momenti sia qualcosa di superfluo.
Forse sono io che sono fuori dalla norma, ma sono orgogliosa del mio essere credente e praticante, anche se vuol dire rischiare di essere additata come la paolota di turno

 
At 11:02 PM, aprile 29, 2007, Blogger Pinella said...

Tutto questo è vero!
Pensa che io conosco un ragazzo che prima di fare la prima comunione, durante i vari ritiri spirituali, aveva promesso che per sempre quando sarebbe passato davanti ad una chiesa si sarebbe fatto il segno della croce. Ebbene adesso che è diventato grandicello non mi sembra che se la faccia più. E' sempre un gran bravo ragazzo, ma si fa condizionare dalle persone che magari vedendolo lo possano deridere!

 
At 11:34 PM, maggio 10, 2007, Blogger Unknown said...

è vero, è strano vedere qualcuno che prega
Siamo un popolo di credenti a parole, chiediamo aiuto a Dio e ai Santi quando ne abbiamo bisogno e siamo pronti a condannarli se non esaudiscono ogni nostro desiderio, come fossero Aladino.
Ci vorrebbe un post lunghissimo per illustrare il mio rapporto con la religione, molto complicato direi. In una parola mi definirei SCETTICA, ma non ho mai classificato in nessun modo chi sceglie di credere alla Chiesa, seguire i suoi dettami, pregare e andare a Messa la domenica e per le feste comandate. Basta che sia coerente... tipo mi è capitato di sentire persone che ad agosto non vanno a Messa perché sono in ferie. E allora? Tu smetti di nutrirti perché sei in vacanza? O smetti di dormire? E allora perché smetti di seguire uno dei 10 comandamenti?

 
At 9:19 AM, maggio 11, 2007, Blogger Nicola Campostori said...

Non bisogna mai "classificare" in nessun modo chi crede e segue i dettami della propria Chiesa, ma è anche vero il contrario: chi crede in determinati valori che discendono da una religione non deve pretendere che anche gli altri che magari non ci credono seguano quei dettami. Il rispetto va anche in questo senso.

Quando la fede è un fatto personale non vi è nulla di cui vergognarsi ed ognuno è libero di agire come meglio crede. La questione è diversa quando la fede di una o più persone interferisce con la libertà di altre (penso a tutti i temi "eticamente sensibili" su cui spesso si vorrebbe legiferare seguendo dettami di una religione).

 
At 10:35 PM, maggio 11, 2007, Blogger Enrica Costa said...

Immagino che garguz si riferisca alle ingerenze della Chiesa che si sono verificate ultimamente... beh, io sono d'accordo con lui in parte: bisogna dire che la Chiesa ha il suo diritto ad esprimere la sua opinione, come lo hanno tutti, ed inoltre ciò che dice è rivolto ai cattolici, politici compresi, invitandoli alla coerenza. Si è cattolici sempre, in ogni espressione e momento della propria vita, anche se si è in politica. Non è che durante la settimana fai il cavolo che vuoi, rinnegando la tua fede e il tuo credo e poi la domenica ti risvegli cattolico per andare a messa. Coerenza di cattolico sempre. Se poi questi richiami alla coerenza si sono spinti oltre, colpa della Chiesa. Se sono stati male interpretati e strumentalizzati da chi la vuole demonizzare, colpa di costoro!

 
At 5:30 PM, maggio 22, 2007, Anonymous Anonimo said...

QUANDO LA CHIESA PARLA DIRETTAMENTE COI POLITICI NON PARLA AI FEDELI, PARLA AI POLITICI IN QUANTO TALI, QUINDI NON ESPRIME LIBERAMENTE L'OPINIONE, FA PRESSIONE, è DIVERSO.
come quando per la legge sulla fecondazione assistita durante la predica i sacerdoti parlavano ai fedeli dell'errore umano di votare al referendum...questa non è religione, non sono posizioni religiose.
ultima cosa poi chiudo: la chiesa attraverso la CEI ha dichiarato la sua felicità per la riuscita della manifestazione del family day: quella manifestazione non era religiosa, era una chiara manifestazione politica, quindi la sua posizione è nettamente politica, ormai della religione la chiesa è completamente disinteressata.

THE UNDERTAKER

 

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