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venerdì, luglio 27, 2007

Articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno del 23.07.2007

DIECIMILA LITRI D`ACQUA PER PRODURRE UN JEANS
dí MARCO MANGANO

Non abbiamo alcun dubbio: ancora
qualche anno e l`acqua
varrà più dell`oro. E chi sor-
ride, smetta di farlo. Rifletta in silenzio,
piuttosto. Mediti. Chiuda il rubinetto
mentre si insapona le manine. Annaffi
le piante a tarda ora, quando l`evaporazione
è minima. Raccolga in contenitori
l`acqua di condensa prodotta dai
condizionatori e la riutilizzi per lavare
il terrazzo.

Qualcuno aggiorni gli agricoltori: è
bene che conoscano le effettive quantità
d`acqua che occorrono per dissetare le
diverse piante. E lo faccia in fretta prima
che gli invasi diano forfait.

Le cifre esprimono certezze, non sensazioni
o punti di vista. E allora i dati
del Water resource management devono
(e dobbiamo sottolineare devono) determinare
in noi tutti un comportamento
radicalmente diverso rispetto a
quello tenuto finora. Qualcuno forse
avrebbe mai potuto immaginare che
per bere una buona tazzina di caffè al
mattino occorressero almeno 80 litri di
acqua?

E non si pensi al momento
finale, a quello in cui il barista pigia
il pulsante. Quell`acqua non è che
una goccia rispetto a quella necessaria
a coltivare il caffè e a completare
il processo di lavorazione che
ne segue. E ancora, avreste mai
pensato che per produrre un paio di
jeans occorressero ben 10mila litri di
acqua e che per una maglietta di
cotone ne servissero 12mila? E non è
tutto: per una ciotola di riso, ci
vogliono 600 litri. Un`occhiata alle
nostre colture: per produrre un chilo
di grano occorrono, in media, 2.400
litri di acqua.

E allora, basta con gli sprechi. O la
questione si farà tragica. Per lavare
un`automobile si consumano in media
200 litri d`acqua, per il lavaggio
dei denti a rubinetto aperto servono
in inedia 3 litri d`acqua, per un
bagno in vasca circa 200 litri. Troppi.

Ma è bene analizzare la faccenda
non soltanto dal lato del consumatore,
dell`utente. Gli acquedotti assomigliano
sempre più al formaggio
svizzero: le condotte sono piene di
buchi. L`acqua si perde, sfidando
così la pazienza divina.

Secondo le stime dell`organizza-
zione che fa capo alla World Bank,
l`istituto internazionale che lavora
per ridurre la povertà nei Paesi in
via di sviluppo, in Italia, per usi
domestici, c`è una disponibilità media
pro-capite di 138 metri cubi
all`anno di acqua potabile, equivalenti
a circa 378 litri al giorno per
persona. Ma nella realtà se ne utilizzano
circa 74 metri cubi, cioè 200
litri al giorno, per le molte perdite
che si verificano strada facendo, tra
cui quasi il 40% nelle condotte degli
acquedotti. Di questi 200 litri al
giorno, lo sciacquone di casa ne
assorbe circa il 35%, il bagno o la
doccia il 30%, ìl lavaggio della biancheria
il 10%, il lavaggio di stoviglie
il 9%, gli usi alimentari il 6%, l`igiene
della casa il 5%.

Un`altra puntatina all`agricoltura
(utilizza il 70% delle risorse idriche
totali, mentre all`uso civile è riservato
solo il 12%): la questione
idrica nel settore scatena in noi
rabbia, ma anche, e soprattutto, impotenza.
L`acqua, quella poca che
cade dal cielo, va sprecata: gli invasi
esistono, ma i canali per convogliarla
nei laghetti artificiali sono
una rarità. E questo il vero problema.
E finiamola di piangerci addosso,
di ignorare il problema.

E poi, gli impianti di irrigazione.
Devono essere all`israeliana: i tubi
devono correre sotto il terreno per
rendere molto prossima allo zero
l`evaporazione. Più fatti, meno lamenti.

Marco Mangano

1 Comments:

At 1:53 PM, agosto 08, 2007, Blogger Manu said...

Ciao Fra!! io ti capisco perfettamente.. ho praovato a restare senza acqua quando eravamo al mare, avevamo l'acqua dalla cisterna che riempivamo ogni settimana al costo modico di 80 € a viaggio (mmmm), ho imparato a chiudere l'acqua mentre mi insapono sotto la doccia, quando mi lavo i denti e cerco di sprecarla il meno possibile... perlopiù ho notato quanto fosse alto il consumo di acqua per singola persona, nonostante stessimo più che attenti, ed utilizzassimo l'acqua in bottiglia per cucinare, consumavamo veramente molta acqua!!!
Ognuno di noi può sicuramente dare il proprio contributo!
ciao Fra! baci!

 

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