LunatikaMente

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mercoledì, gennaio 17, 2007

Tradizioni che si perdono


Ho partecipato ad una lezione di teatro della memoria, dove numerose persone si trovano e fanno esercizi di recitazione e affini, preparando poi uno spettacolo costruito dai partecipanti, legato alla memoria. Proprio in queste numerose occasioni i partecipanti hanno rimembrato tante tradizioni che si sono perse con gli anni, tradizioni che fanno di noi degli elementi importanti per la solidità di una memoria collettiva.
Tra le tante cose ricordate dai partecipanti (tutti in età pensionabile) importante è il falò di Sant'Antonio, che veniva acceso il 17 Gennaio anni e anni fa in numerose contrade, e di cui ho anche io ricordo d'infanzia.
E proprio oggi, guardando fuori dalla finestra, ho notato che c'è ancora chi prosegue con la tradizione, il palazzo sotto casa mia, come quando ero piccola, prosegue a festeggiare Sant'Antonio con il leggendario falò.
Quando ero piccola ricordo tante persone attorno a questo fuoco, scaldarsi e passare la serata insieme: oggi erano pochi, solo anziani. Peccato, i ragazzi di oggi non hanno più alcun legame con queste tradizioni, che spariranno. Sono piccole cose, ma che ti lasciano un ricordo di unione e fratellanza che spesso scompare.
Un attimo di conoscenza: perchè il falò di Sant'Antonio?
Sant’Antonio abate essendo padrone del fuoco, è stato considerato guaritore dell’ herpes zoster, chiamato “fuoco di Sant’ Antonio”. Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, si faceva festa, bruciando grandi castagne di legna, dette, appunto, i “falò di Sant’Antonio”. Le ceneri, chiuse in sacchetti tenuti nelle tasche degli abiti servivano come amuleti: tenevano lontano le malattie e le persone portatrici di guai. Ancora oggi a Bereguardo (Padova) il falò di Sant’Antonio è acceso su sagrato della chiesa.

6 Comments:

At 9:47 PM, gennaio 18, 2007, Anonymous Anonimo said...

sono d'accordissimo con te...è proprio un peccato...meno male ke x 100 persone ke se ne fregano ce ne solo altre ke ci tengono...e portano avanti le tradizioni...
___comunicazione personale(nn ho la tua mail)________
VAI DAL PARRUCCHIERE NN PREOCCUPARTI che se vuoi tornano lisci con un colpo di pettine!!!(xò nn nei primi 1-2 mesi di xmanente!)un bacio, un ciao alla tua family! Laura

 
At 10:36 PM, gennaio 18, 2007, Blogger Lunatika said...

Non ho parole...sms???

 
At 5:46 AM, gennaio 22, 2007, Anonymous Anonimo said...

E vero la tradizione è importante e mai come ora che sono immigrata la penso così! deve essere sempre ricordata e dove possibile riportata all'attenzione di tutti, senza però cadare nel tranello del passato, dove tutto sembra più bello, più sano e più giusto. Un giusto equilibrio tra passato e futuro è necessario. Dal canto nostro, io e mio marito, cercheremo di insegnare ai nostri figli tutte le tradizioni Italiane di nostra conoscenza e quelle dei nostri genitori e nonni, cosicchè immersi nel nuovo mondo potranno imparare sia le nostre che quelle australiane!

 
At 6:17 PM, gennaio 22, 2007, Blogger marshall said...

Lunatika,
guarda che Bereguardo dovrebbe essere in provincia di Pavia, o forse, Milano.
Ci passo vicino percorrendo la Milano-Genova.
Perdonami la puntualizzazione.
Comunque, sei stata brava nel ricordare questa bella tradizione "italica".
Saluti.

 
At 11:30 PM, gennaio 24, 2007, Anonymous Anonimo said...

tesoro, nn ho euro e mi è sembrato il modo + veloce (sennò magari pensavi ke me ne ero dimenticata...) scusami se t ha dato fastidio, al limite cancella il commento ma nn mi pare una tragedia...un bacio buona giornata

 
At 8:38 PM, gennaio 26, 2007, Blogger Lunatika said...

Ma va non mi ha dato per nulla fastidio...anzi mi ha fatto sorridere!

 

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